Description
In una delle sue opere più apprezzate Ágnes Heller torna a discutere della teoria dei bisogni di Marx, elemento cardine del pensiero del filosofo di Treviri.
Heller rintraccia nei “bisogni radicali”, identificati nella gratificazione professionale, nello studio, nel tempo libero, quei bisogni che per natura non possono essere soddisfatti dalla società capitalistica, strutturata su una serie di bisogni quantitativi, alienanti e non appagabili.
Se la società contemporanea non somiglia nemmeno
lontanamente a quella auspicata da Marx, allora la sua trasformazione rivoluzionaria deve fondarsi su un sistema di bisogni di natura qualitativa.
Ed è per questo che, anche a distanza di molti anni dalla prima edizione, la visione custodita in questo volume appare come una lucidissima analisi del nostro tempo e delle sfide che oggi siamo chiamati a intraprendere per aspirare a una nuova idea di futuro.
Notes biographiques
Ágnes Heller (1929) è stata allieva di György Lukács ed esponente della Scuola di Budapest. È diventata una figura di primo piano in Europa e negli Stati Uniti come teorica dei “bisogni radicali” e della rivoluzione della vita quotidiana. Nel 1977 fu costretta a lasciare l’Ungheria per l’Australia e nel 1986 si trasferì a New York dove insegnò alla New School for Social Research ricoprendo la cattedra intitolata a Hannah Arendt. Tra le numerose opere tradotte in italiano, si possono ricordare, oltre a Etica generale (1994) e Filosofia morale (1997), Oltre la giustizia (1990), Il Simposio di San Silvestro (2010) e Breve storia della mia filosofia (2017).