Description
Scritto a Firenze fra il 1948 e il 1949, e pubblicato da Vallecchi nel 1950, Il cielo e la terra è stato tradotto in una quindicina di lingue. Testimonianza di un eccezionale talento (Coccioli lo scrisse quando non aveva neppure trent’anni), questo romanzo dimostra una preoccupazione metafisica che fece evocare i nomi di Kierkegaard, Léon Bloy, Bernanos. Ma sbaglierebbe chi volesse rinchiudere questa opera (e tutto ciò che l’autore ha scritto) dentro confini troppo definiti. La storia di don Ardito Piccardi, destinata a continuare in un romanzo successivo, La pietra bianca, è soprattutto un’esplorazione notturna nel cuore dell’uomo, attraversato da forze più grandi di lui, di cui a volte è il docile strumento, e più spesso lo sconvolto e smarrito ribelle. Episodi come quello della ragazzetta indemoniata o dell’allucinante «sfida di Dio» sulla pianura coperta di neve, e personaggi inquieti e drammatici come il giovane omosessuale suicida, l’editore Giuliano Fanti, o il capitano tedesco, fanno di questa vicenda un romanzo appassionante e profondo che ha superato la prova del tempo e che si può considerare un classico della nostra letteratura.
Notes biographiques
Nato a Livorno nel 1920, laureatosi a Roma nel 1943, Carlo Coccioli si è specializzato in religioni orientali e in lingue e letterature camito-semitiche. Ha partecipato alla Resistenza ed è stato decorato con la medaglia d’argento al valore. Ha pubblicato il suo primo romanzo a Firenze, dove viveva, nel 1946. Nel 1949 si è trasferito a Parigi e nel 1953 a Città del Messico, dove è scomparso nel 2003. Autore di un’opera vasta e multiforme, composta in tre lingue e tradotta in tutto il mondo, può essere a buon titolo considerato uno dei maggiori scrittori italiani del ’900. Fra le altre sue opere ricordiamo almeno: Fabrizio Lupo, L’erede di Montezuma, Le corde dell’arpa, Documento 127, Uomini in fuga, Davide, Requiem per un cane, La casa di Tacubaya, Piccolo Karma, Budda e il suo glorioso mondo.