Description
Spassose, spiazzanti, anarchiche. Raffinate ed elusive, oppure licenziose e salaci. Spesso irriverenti, a volte estreme, caricature spudorate del peggio che è in ciascuno di noi e che non sempre si è disposti ad ammettere. Le barzellette che si raccontano nei film sembrano parentesi divertenti, storie dentro altre storie, ma sono quasi sempre molto di più: un termometro di umanità, un abile riassunto tematico, una preparazione al colpo di scena, un magico momento di sospensione che ci porta per qualche momento all’interno del film, fianco a fianco con i protagonisti.
Questo libro ne raccoglie e commenta oltre un centinaio, rintracciate dentro i film più diversi, dalle commedie di Verdone ai thriller di Tarantino, dalla fantascienza hollywoodiana al cinema d’autore. Perché questo cinico condensato della condizione umana, libero dagli obblighi del politicamente corretto, è stato amato e utilizzato anche da insospettabili maestri: Godard, Tarkovskij, Kurosawa, Pasolini, Kiarostami…
Centotrenta esercizi d’intelligenza e buonumore. A cominciare dalla fulminea storiella raccontata da Paul McCartney a Johnny Depp nel quinto Pirati dei Caraibi, e che dà titolo al libro: «Uno scheletro entra in un bar e ordina una birra e uno straccio».
Notes biographiques
Alberto Anile è giornalista, critico e storico di cinema. È stato selezionatore per la Settimana della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia. Suoi saggi sono apparsi su «Bianco e Nero», «Cabiria», «8 ½», «Film History», «L’avventura». Con Lindau ha pubblicato Totò proibito (2005). Fra i suoi libri più recenti, Orson Welles in Italia (tradotto in Usa da Indiana University Press nel 2013), Operazione Gattopardo (con Maria Gabriella Giannice, Feltrinelli, 2014), Totalmente Totò (Cineteca di Bologna, 2017). Ha inoltre curato Sordi segreto («Bianco e nero» n. 592, Edizioni Sabinae/Centro Sperimentale di Cinematografia, 2018).