Description
Il volume fornisce un contributo allo studio del laterizio faccia a vista, materiale radicato nella tradizione costruttiva caratterizzato da un lato dalla sua adattabilità camaleontica ai vari movimenti e stili che nei secoli si sono succeduti e, dall’altro, dalle peculiarità che gli hanno permesso di rimanere unico e di essere utilizzato dagli architetti di ogni generazione. Particolare attenzione è stata riservata ad alcune architetture di Renzo Piano, frutto di una costante attività di ricerca e sperimentazione sui sistemi di facciata in laterizio a montaggio meccanico. La sezione più propriamente manualistica del testo descrive il funzionamento degli schermi avanzati specificando gli strati funzionali che compongono il pacchetto di facciata e illustrando, anche attraverso un vasto apparato iconografico, forme, dimensioni e caratteristiche dei prodotti e dei sottosistemi maggiormente utilizzati. Una selezione di pregevoli architetture contemporaneee italiane conferma l’avvenuta traduzione della ricerca e sperimentazione in una prassi progettuale e costruttiva oramai consolidata.
Notes biographiques
Claudio Piferi, architetto, dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Architettura (DIDA) dell’Università degli Studi di Firenze, dove è anche professore a contratto del corso di “Materiali ed Elementi Costruttivi” per la Scuola di Architettura. Svolge attività di ricerca principalmente nell’ambito della Tecnologia dell’Architettura sia di matrice progettuale che metodologico-procedurale. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, svolge attività di consulenza per soggetti pubblici e privati. Ha partecipato a ricerche (MIUR, CNR, ANDIL, ecc.) e pubblicato contributi privilegiando come campi di interesse i materiali e le tecnologie tradizionali e innovative, la sostenibilità ambientale, oltre che lo studio dei sistemi informativi finalizzati al rilevamento, elaborazione, gestione e controllo del progetto e della costruzione. Ha svolto ricerche di campo sulle strategie di intervento sul patrimonio edilizio esistente, partecipando anche ad esperienze progettuali nelle quali ha curato, in particolar modo, proprio gli aspetti procedurali e tecnologici.