Ambientato a Genova tra bozze, dattiloscritti e prove di copertina, il racconto lungo di Giuseppe Chiara ci rivela come anche nel mondo editoriale si possa tradire e uccidere. Tra i personaggi, un’editrice sull’orlo di una crisi di nervi, un’assistente tatuata e un po’ invadente, uno scrittore-poeta convinto di essere il nuovo Proust, e uno psichiatra con un’etica discutibile. Chi sarà la vittima? Chi il colpevole? Ma soprattutto, chi tirerà le fila di questo gioco di specchi?