La categoria dei relativi

Editor:
Año :
2025
Numero pagine:
361
ISBN:
9791254823774
DRM:
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Diseño:
Reflowable

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Descripción

Nell’attuale panorama culturale, caratterizzato da un marcato relativismo metafisico, epistemologico e valoriale, si assiste, negli anni più recenti, a un rinnovato interesse teoretico per le dottrine antiche e scolastiche della relazione. La congiuntura filosofica nella quale ci troviamo è, dunque, propizia per tornare ad interrogare le fonti classiche dell’ontologia e della metafisica su questo tema. Ora, come spesso accade nella storia della cultura occidentale, anche in questo caso, l’impostazione originaria del problema in questione proviene da uno dei più grandi maestri della filosofia greca: Aristotele. Il pensiero dello Stagirita sulla relazione è, appunto, l’oggetto di quest’indagine. Più precisamente, nelle prime due parti, questa ricerca si propone di restituire un affresco completo e, per quanto possibile, dettagliato della dottrina aristotelica sulla categoria dei relativi. Non fare i conti con quanto Aristotele ha da dire in merito significherebbe correre il grave rischio di perdere i nessi profondi che legano la speculazione metafisica successiva sull’argomento a quest’origine classica e, di conseguenza, di fraintenderne con ogni probabilità il significato e lo sviluppo. Nella terza parte di questo studio, l’oggetto della ricerca rimane il medesimo. Infatti, analizzare la critica di Plotino alla dottrina categoriale aristotelica dei relativi significa non solo dar conto di un momento importante dello sviluppo della metafisica della relazione ma soprattutto comprendere meglio la stessa dottrina aristotelica. In questo senso, come sa bene lo storico della filosofia, la corrente neoplatonica che dipende da Plotino si distingue per lo studio ampio e rigoroso riservato al pensiero di Aristotele e rientra, in un certo qual modo, nella stessa storia dell’aristotelismo e delle sue fasi. In vero, mentre Plotino è impegnato a “dissezionare” la teoria dei relativi dello Stagirita, finisce per evidenziarne non solo i limiti ma anche i pregi, rivelandone aspetti inediti ed estendendone, paradossalmente, la portata. In sintesi, da interprete di Aristotele e critico geniale dello stesso, Plotino è fondamentale per una migliore comprensione dell’ontologia e della metafisica aristotelica della relazione; un interprete polemico ma, per certi versi, indispensabile.



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