Descripción
Alcune volte, nei nostri rapporti interpersonali, tentiamo di controllare chi ci vive a fianco, per affetto, per timore, forse solamente per vincere un isolamento che ci mette in guardia da un'incomunicabilità latente. A tal punto l'affanno, che spesso si minaccia la libertà della persona stessa. Il racconto "Il pensiero onnipotente" comincia proprio da questo punto. Analizzando i vari stadi del rapporto a due, si spinge al limite del comportamento 'normale'. Il sentimento si trasforma in patologia, alimentata quest'ultima da un'astrazione non reale, da una distanza sempre più rarefatta. La lucidità narrativa del personaggio ci mette di fronte ad un quesito fortemente drammatico e cioè se la trasparente e puntigliosa razionalità può diventare alimento per un io incontrollabile e quindi pericoloso per sè e per gli altri.