Descripción
La letteratura è il modo attraverso il quale "i veri" artisti del Novecento sve- lano ai contemporanei non tanto la realtà, quanto il metodo mediante cui la realtà può essere compresa. Questa è la premessa dalla quale McLuhan parte nel suo viaggio nell'universo della critica letteraria. Lo scrittore svela il mondo e la critica letteraria e, nel tentativo di comprendere il metodo di questo disvelamento, compie la fondamentale operazione di scoperta del metodo della scoperta. Poeti e artisti hanno il fascino ispirato di chi contempla, abbagliato dalla luce della verità, la realtà vera collocata al di là della ragione, nell'universo elettronico dei nuovi media. Antesignani della rivoluzione della percezione sono i poeti romantici che hanno indicato la strada agli scrittori delle monumentali opere del secolo scorso, primo fra tutti James Joyce, inventore della forma scritta del pensiero, e poi Thomas Eliot, Ezra Pound e quel Wyndham Lewis, pressoché sconosciuto in Italia, apprezzabile più per la sua ricerca formale che per i contenuti delle sue opere.
L'importanza di questi autori è grande quasi quanto l'estrema cripticità delle loro opere. Il critico deve mettersi sulle tracce delle loro intenzioni, farsi detective alla ricerca della poetica della forma. McLuhan regala ai suo lettori saggi appassionati che hanno per argomento la vera passione della sua vita, la letteratura, che lui considerava il medium più importante e dalla quale prese le mosse per l'epocale avventura del suo pensiero sul nuovo mondo elettronico.
Herbert Marshall McLuhan (Edmondo 1911-Toronto 1980) è ritenuto uno dei padri fondatori della riflessione sulla società plasmata dall'avvento dei media elettronici. Filosofo della comunicazione, sociologo e grande conoscitore della letteratura inglese e americana, è uno degli autori più noti al mondo. Fra le sue opere compaiono nelle nostre edizioni: La città come aula. Per capire il linguaggio e i media (1984); Dall'occhio all'orecchio (1986); La galassia Gutenberg (1998); La luce e il mezzo (2002) e, della stessa collana, Letteratura e metafore della realtà (2009).