Il titolo della raccolta poetica è dato dall'espressione latina Ars poëtandi, che in italiano significa Arte del poetare, del comporre in versi. Volutamente, infatti, il riferimento è all'Ars poëtica, l'epistola ai Pisoni scritta dal poeta latino Orazio. "In vitium ducit culpae fuga, si caret arte" scriveva Orazio, ammonendo che la fuga da un difetto di forma porta al vizio opposto se manca l'arte. Anche nella poesia, infatti, vi è un'arte. La più bella fra tutte le arti, quella più profonda, perché il lettore riesce ad intravedere le proprie emozioni celate tra dolci versi. Insomma, la poesia è una sorta di quadretto in versi delle proprie emozioni e delle proprie esperienze. Anche per questo è un'arte.