Descripción
«La scrittura in carcere è stata un atto di resistenza» dichiara Faraj Bayrakdar, il poeta siriano che è stato arrestato più volte dal regime di Hafez Assad subendo il completo isolamento dal 1987 al 1993, senza carta né inchiostro per scrivere. Anche nell'assenza dal mondo e nella crudezza della detenzione, pensa che «un uccello / basta / perché non cada il cielo». Rilasciato nel 2000 e residente in Svezia dal 2005, continua a scrivere e a lottare contro il regime degli Assad, per una Siria libera e democratica. Come scrive lui stesso nel 2015, in uno degli inediti che chiudono questo libro, «il suo senso di giustizia / gli dà un senso di forza / così non s'interroga mai / sul grado di debolezza / che affligge / il dittatore».