Descripción
Il volume completa la serie di interventi sul Libro dei Salmi, proposti presso l'Abbazia di Viboldone, prendendo in considerazione e commentando salmi o insiemi di salmi dal IV e V Libro del Salterio. Il cristiano prega dentro una corrente che lo precede e lo porta: è attraverso il popolo dei preganti, assunto personalmente e riespresso nella propria singolare voce di credente, che si immerge nel ricco fiume dell'umano.
Nell'articolazione dell'Antico Testamento, scrittura della rivelazione di Dio, opera dello Spirito Santo, i Salmi sono uno snodo decisivo: la Parola di Dio, fatta preghiera a Dio. La Parola rivelante si fa Parola in preghiera, parola in ritorno a Dio, e perciò canto. L'inizio e il primo cantore della salmodia, Davide, uomo secondo il cuore di Dio che spegne l'ira del re Saul con la cetra e il canto, rivela che così anzitutto i salmi diventano preghiera. Hanno funzione catartica: unificazione dell'anima, attraverso la pacifica lotta contro il male che è nel mondo, nella storia, nel cuore umano, e minaccia di assurdo l'esistenza; contro i pensieri cattivi che ammorbano il cuore e la vita della terra.
Ora, nell'oggi complesso e confuso, con le ferite della fragilità umana e dell'ingiustizia, la preghiera è la grande via per ritrovare respiro e sguardo aperto su orizzonti dilatanti. E proprio i Salmi si offrono alla fede come la via maestra nella ricerca di una preghiera intessuta con la storia, la ricerca del senso: la ricerca di Dio.