Descripción
Il diritto dell’ingiustizia. Perché la Legge non è mai uguale per tutti, neanche per chi la amministra. Circa 3700 giudici, in Italia, lavorano ogni giorno mandando avanti la macchina giudiziaria che altrimenti ingolferebbe le aule di tribunale. Sono vice procuratori onorari, pubblici ministeri a tutti gli effetti e giudici onorari di tribunale, che giudicano reati condannabili fino a 8 anni di reclusione. Sono il simbolo della giustizia italiana che va in pezzi. Sono precari pagati a cottimo, senza diritti e alcuna tutela, che si occupano di oltre l’80% delle cause di primo grado che affollano i tribunali. In un paese dove “le toghe” sono l’argomento più discusso e dibattuto, ci si dimentica di chi una “toga” la indossa ogni giorno ma non riceve “giustizia” da oltre 15 anni. Niente previdenza, niente ferie, niente malattia e niente pensione. Questo libro serve per conoscere e non dimenticare. Questo libro è l’ultima strada per ottenere ciò che spetta di diritto a ciascun lavoratore, la dignità di essere definito tale. I proventi del libro verranno utilizzati per finanziare una causa contro il Ministero della Giustizia, per ottenere “l’erogazione del trattamento di quiescenza”, una pensione che potrebbe non arrivare mai.