Descripción
Il volume esplora la complessa trama delle relazioni tra attività finanziarie e organizzazione del territorio, proponendo strumenti di interpretazione dei processi di localizzazione delle imprese e dei servizi in una direzione di pensiero attenta ai fattori sociali, culturali, storici e politici.
In questa prospettiva di analisi, attenzione particolare è dedicata ai processi di sviluppo dell'economia finanziaria e al complesso universo dello spazio geografico. Sono così documentate le caratteristiche delle città "centri finanziari globali" già consolidati - come Londra e New York – e le speciali identità dei centri finanziari della Cina e dell'India destinati a modificare il quadro della geografia mondiale.
Un esame approfondito è dedicato ai centri finanziari
offshore, alla loro origine e alla loro evoluzione, segnalandosi le connotazioni peculiari dei centri europei che operano in regime di agevolazioni fiscali, di segretezza e di anonimato. Speciale interesse presentano le iniziative di governi e istituzioni internazionali elaborate per limitare la distorsione dei mercati in relazione ai recenti eventi della crisi finanziaria globale.
L'ultima parte del volume affronta il tema della concentrazione dei capitali in particolari aree del mondo, e indaga l'amplificazione del gap tra paesi ricchi e paesi poveri con il conseguente fenomeno dell'esclusione finanziaria (e sociale) a diverse scale geografiche. Il campo di analisi è stato esteso anche agli strumenti che, con varie diversificazioni nelle motivazioni e nelle caratteristiche, si sono diffusi anche nel mondo sviluppato per far fronte all'esclusione sociale e alla ridotta efficacia degli ammortizzatori sociali del
welfare state.
Si indagano iniziative che comprovano la sempre più marcata propensione a migliorare la condizione degli esclusi dall'economia formale e dalla partecipazione alla vita sociale, riportando il sistema economico, e segnatamente il sistema finanziario, nelle relazioni e nei valori di prossimità che sembravano essere stati definitivamente rimossi dai processi di globalizzazione.