Descripción
Perché sette secoli dopo la sua composizione la “Divina Commedia” continua ad appassionare i suoi lettori? E come, e da dove, nel 1306 Dante giunse in Lunigiana, una delle poche notizie certe sulla sua vita difficile e misteriosa? A queste domande Francesco De Nicola offre risposte verosimili e personali in questo libro (pubblicato in collaborazione con la Società Dante Alighieri) che non vuole essere un freddo saggio di erudizione ma un’affabile conversazione sul poema dantesco che, dal Medioevo ai giorni nostri, continua ad ispirare cantanti, attori, disegnatori, cineasti, oltre ad essere amato da milioni di lettori. E quanto alla vita da esule del suo autore, se per la maggior parte degli anni che la comprendono (dal 1302 al 1321) essa è avvolta nel mistero più fitto (Dante era un ricercato politico quindi è ovvio che non lasciasse troppe tracce di sé), De Nicola cerca di ricostruire il viaggio che nella primavera del 1306 egli probabilmente compì, facendo riferimento (come Heinrich Schliemann lesse e rilesse l’Iliade per rintracciare Troia) ai luoghi citati nella Commedia. Pare allora di seguire qui i passi mossi da Dante per raggiungere e attraversare la Liguria dalla Val Trebbia alla Val di Magra passando per la Val Fontanabuona, lungo percorsi fluviali e terrestri, tra briganti e animali selvatici e con la protezione accordatagli, per il suo ruolo di diplomatico, dai più potenti casati, come gli Scaligeri e i Malaspina, che si erano rivolti a lui per le missioni più delicate.