Descripción
Un capitolo poco noto della storia italiana ricostruito da uno degli storici più conosciuti dal grande pubblico: lo scoppio della seconda guerra mondiale e le prime battaglie del Regio esercito sulle Alpi occidentali. Gianni Oliva ricostruisce magistralmente i primi giorni della seconda guerra mondiale italiana, spesso poco approfonditi dalla manualistica contemporanea.
Il volume comincia illustrando i tentennamenti e le resistenze dell’esercito ad accettare l’ingresso nelle ostilità, per soddisfare l’ambizione di Mussolini e il suo desiderio di sedersi al tavolo della pace. Vengono analizzati i retroscena politici e diplomatici, evidenziando la subalternità italiana nei confronti dell’alleato tedesco. Si passa poi a ricostruire le operazioni belliche che resero possibile la «pugnalata alla schiena» contro l’esercito francese, con una dettagliata cronaca dei combattimenti in Valle d’Aosta e alta val di Susa, ma anche nella valle Stura e nella valle di Barcellonette. Non mancano inoltre pagine dedicate alle imprese degli alpini sul ghiacciaio del Rocciamelone e sulla distruzione dello Chaberton, per una narrazione che mette al centro dell’attenzione gli uomini, che la guerra la subirono, e i generali che provarono a indirizzarla.
Con un ricco apparato iconografico e una dettagliata cartografia delle operazioni belliche realizzata ad hoc.
Il volume comincia illustrando i tentennamenti e le resistenze dell’esercito ad accettare l’ingresso nelle ostilità, per soddisfare l’ambizione di Mussolini e il suo desiderio di sedersi al tavolo della pace. Vengono analizzati i retroscena politici e diplomatici, evidenziando la subalternità italiana nei confronti dell’alleato tedesco. Si passa poi a ricostruire le operazioni belliche che resero possibile la «pugnalata alla schiena» contro l’esercito francese, con una dettagliata cronaca dei combattimenti in Valle d’Aosta e alta val di Susa, ma anche nella valle Stura e nella valle di Barcellonette. Non mancano inoltre pagine dedicate alle imprese degli alpini sul ghiacciaio del Rocciamelone e sulla distruzione dello Chaberton, per una narrazione che mette al centro dell’attenzione gli uomini, che la guerra la subirono, e i generali che provarono a indirizzarla.
Con un ricco apparato iconografico e una dettagliata cartografia delle operazioni belliche realizzata ad hoc.