Descripción
Ciascuno dei passaggi attraverso i quali un'opera antica ci è giunta ha lasciato tracce che ci informano sugli ambienti e i mezzi materiali che ne hanno assicurato la trasmissione e sugli strumenti interpretativi che ne hanno mediato la lettura (estratti, scoli, traduzioni). Di primario interesse per la storia della cultura, queste tracce sono però anche veli che si sono depositati sul testo e che l'editore deve riconoscere e, se possibile, rimuovere per recuperare il dettato nella forma e nell'interpretazione il più possibile vicina a quella intesa dall'autore. Questo volume intende aggiornare e completare – e nel caso correggere – lo studio che Davide Muratore dedicò alla tradizione manoscritta medievale della Costituzione degli Spartani nel 1997. L'indagine – basata su una rinnovata collazione della quasi totalità dei testimoni e su una ricognizione sistematica delle precedenti edizioni e degli studi critico-testuali – viene estesa alla tradizione papiracea, alla tradizione indiretta e al lungo percorso della tradizione a stampa che ha condotto il testo alla forma nella quale appare nelle edizioni oggi in uso. L'edizione della versione dell'Anonimo Vaticano completa il panorama delle traduzioni latine umanistiche disponibili a stampa. Un capitolo è infine dedicato alla discussione di un'ampia serie di loci critici.