Descripción
Una rivoluzionaria visione del linguaggio.
«Christiansen e Chater offrono una spiegazione straordinariamente chiara del problema e un trattamento generosamente equo delle teorie rivali, seguiti da una vivace, perfino giocosa, e convincente difesa della propria soluzione. »
Richard Dawkins, autore de Il gene egoista
«Questo libro ha ribaltato tutto quel che credevo di sapere sul linguaggio. È convincente, ricco di dettagli affascinanti, e un'assoluta delizia da leggere.»
Tim Harford
Il linguaggio è probabilmente la più importante delle capacità umane. È ciò che in sostanza significa essere umani. Eppure ne sappiamo molto poco, nonostante secoli di studi. Perché, sostengono Christiansen e Chater in questo saggio rivoluzionario, si è sempre partiti da un approccio sbagliato, da un clamoroso equivoco: la convinzione che le disordinate manifestazioni quotidiane del linguaggio non siano che «il pallido riflesso di una lingua ideale», pura, perfetta, razionale. Non è così. Al contrario, il linguaggio è il frutto delle nostre straordinarie capacità di improvvisazione, delle esigenze comunicative immediate e dell’innata natura collaborativa della nostra specie. E se c’è una struttura, essa è la conseguenza dello stratificarsi di innumerevoli comunicazioni attraverso generazioni e generazioni di parlanti.
Tramite moltissimi esempi, aneddoti, citazioni, studi, gli autori ci conducono a comprendere la loro innovativa ipotesi, con un approccio in grado di unire rigore scientifico, multidisciplinarità e abilità divulgativa: Il gioco del linguaggio è una lettura gradevolissima, capace di sorprendere a ogni pagina. E infine di convincerci che la più rilevante invenzione umana non è affatto un’invenzione, ma un prodotto prezioso quanto accidentale della nostra natura e della nostra storia.
«Christiansen e Chater offrono una spiegazione straordinariamente chiara del problema e un trattamento generosamente equo delle teorie rivali, seguiti da una vivace, perfino giocosa, e convincente difesa della propria soluzione. »
Richard Dawkins, autore de Il gene egoista
«Questo libro ha ribaltato tutto quel che credevo di sapere sul linguaggio. È convincente, ricco di dettagli affascinanti, e un'assoluta delizia da leggere.»
Tim Harford
Il linguaggio è probabilmente la più importante delle capacità umane. È ciò che in sostanza significa essere umani. Eppure ne sappiamo molto poco, nonostante secoli di studi. Perché, sostengono Christiansen e Chater in questo saggio rivoluzionario, si è sempre partiti da un approccio sbagliato, da un clamoroso equivoco: la convinzione che le disordinate manifestazioni quotidiane del linguaggio non siano che «il pallido riflesso di una lingua ideale», pura, perfetta, razionale. Non è così. Al contrario, il linguaggio è il frutto delle nostre straordinarie capacità di improvvisazione, delle esigenze comunicative immediate e dell’innata natura collaborativa della nostra specie. E se c’è una struttura, essa è la conseguenza dello stratificarsi di innumerevoli comunicazioni attraverso generazioni e generazioni di parlanti.
Tramite moltissimi esempi, aneddoti, citazioni, studi, gli autori ci conducono a comprendere la loro innovativa ipotesi, con un approccio in grado di unire rigore scientifico, multidisciplinarità e abilità divulgativa: Il gioco del linguaggio è una lettura gradevolissima, capace di sorprendere a ogni pagina. E infine di convincerci che la più rilevante invenzione umana non è affatto un’invenzione, ma un prodotto prezioso quanto accidentale della nostra natura e della nostra storia.
Notas biográficas
Morten H. Christiansen è professore di Psicologia alla Cornell University e di Scienze cognitive del linguaggio alla School of Communication and Culture dell’Università di Aarhus. Membro della Association for Psychological Science, della Psychonomic Society e della Cognitive Science Society, nel 2021 è stato eletto alla Regia Accademia Danese di Scienze e Lettere. Con Ponte alle Grazie ha pubblicato Il gioco del linguaggio (con Nick Chater, 2023).
Nick Chater è professore di scienze comportamentali alla Warwick Business School, dove ha fondato il Behavioural Science Group. Autore di oltre duecento articoli e di quattordici libri, è membro della British Academy e del Comitato sul cambiamento climatico del Regno Unito. La mente è piatta (Ponte alle Grazie, 2021) ha vinto nel 2019 il PROSE Award dell’Association of American Publishers come miglior libro di psicologia. Ponte alle Grazie ha pubblicato anche Il gioco del linguaggio (con Morten H. Christiansen, 2023).