Descripción
L’infanzia presentata senza il diaframma distorcente di uno sguardo retorico e sdolcinato. Dodici storie di bambini costretti a crescere in una società dura, brutale, patriarcale e sciovinista come quella balcanica. Per raccontare il loro punto di vista sul mondo degli adulti, spesso sordo e indifferente. Bambini che devono liberarsi di una eredità ingombrante per costruirsi un’identità e che diventano personaggi memorabili. Come la bimba che apre la finestra per far uscire Dio dalla propria stanza, o quella che ha paura della fata, dalle mani grandi e rudi, che compra i denti da latte. E poi l’imbarazzo di dover fare i conti con un corpo che si trasforma, e che spesso non corrisponde alle aspettative degli adulti, che siano genitori o insegnanti. Sullo sfondo, un paese in cui vivere è spesso difficile, l’angustia di villaggi in cui l’opinione comune è spesso una sentenza sommaria, e poi la guerra che incombe anche quando è finita, in un padre che torna trasformato. Con una lingua netta e stilisticamente curata, l’autrice dà voce all’universo di paure, sogni e ingenuità, e in qualche caso anche agli errori e alle violente conclusioni a cui giungono bambini che devono liberarsi da vincoli e lacci per affrontare il futuro.
Notas biográficas
Lana Bastašić, bosniaca, è nata nel 1986 a Zagabria, ma è cresciuta a Banja Luka. Ha pubblicato due raccolte di racconti, un libro di storie per bambini e una raccolta di poesie. Con Afferra il coniglio, suo primo romanzo, ha vinto l’European Union Prize for Literature 2020 ed è entrata nella selezione finale del Premio Nin, il più importante riconoscimento letterario per opere in lingua serba. Vive a Barcellona.