Descripción
“Leopardi sembra slittare spesso dal suo tempo, in avanti o all’indietro, e questo fa non solo del suo pensiero ma della sua stessa scrittura uno strumento vivo. Credo che tale vitalità sia alla base del felice esito di lavori come la messinscena delle Operette morali e il film Il giovane favoloso.”
L’immaginazione del “drammaturgo segreto” Giacomo Leopardi è più dinamica che contemplativa e Mario Martone la ritrova all’opera nel teatro e nel cinema. “Vede” un giovane uomo seduto nel giardino selvatico nei pressi di casa sua o Teresa Fattorini che si affaccia alla porta di casa come lancinanti frammenti di una sceneggiatura in fieri. E ritrova nello Zibaldone riflessioni sul dialogo satirico come messinscena di tipo teatrale. In questo libro Mario Martone e Ippolita di Majo propongono l’adattamento teatrale di diciotto Operette morali, ridotte in forma di dialogo, tagliate e adattate alla scena. Si propongono anche l’Introduzione di Ippolita di Majo, un suo testo sull’iconografia delle Operette morali e la riflessione di Mario Martone su Leopardi drammaturgo segreto. A impreziosire l’opera, i bozzetti di Mimmo Paladino, che ha curato la scenografia dello spettacolo, e le fotografie realizzate da Simona Cagnasso e Giampiero Assumma.
Con i bozzetti di scena di Mimmo Paladino
Notas biográficas
Mario Martone, regista. Alcune tra le sue produzioni più significative sono ambientate nell’800, dai film Noi credevamo (2010) e Il giovane favoloso sulla vita di Giacomo Leopardi (2014) alla messinscena teatrale delle Operette morali (2011) e all’allestimento di tante opere di Rossini e di Verdi. Ha ricevuto il premio Giacomo Leopardi a Recanati (2015), il premio leopardiano La Ginestra a Torre del Greco (2011) e il premio Ubu per la regia delle Operette morali (2011).
Ippolita di Majo, storica d’arte e sceneggiatrice, collabora con Mario Martone dal 2008, quando ha curato la parte iconografica di Noi credevamo. Con Martone è autrice dei soggetti e delle sceneggiature dei film Il giovane favoloso (Nastro d’argento nel 2015), Capri- Revolution (2018), Il sindaco del rione Sanità (premio Flaiano nel 2020) e Qui rido io (2021). Ha adattato per il teatro Il filo di mezzogiorno di Goliarda Sapienza (2021).