Descripción
Il libro raccoglie alcune riflessioni e soprattutto esperienze affrontate nel corso degli anni, durante il viaggio (che ancora continua) dell’autore nel mondo degli archivi. Ci si riferisce in particolare al tema dell’archivio storico novecentesco, sia tradizionale (cartaceo/analogico), sia digitale, compreso il cosiddetto archivio ibrido. E ogni volta la richiesta iniziale è stata sempre la stessa: spiegare che cos’è un archivio e perché l’archivio. Temi non di poco conto che riguardano gli archivi, l’archivistica e gli archivisti, valutati da diversi punti di vista, pratici e teorici. Il filo rosso è quello che dà sostanza al titolo: rendere l’archivio libero dagli angusti spazi di una sua rappresentazione asettica e per diversi aspetti sterile e proporne invece un’immagine più complessa, importante, significativa, anche eversiva, nella prospettiva di un suo riconosciuto valore reale e concreto. Insomma una guida teorico-pratica – come recita il sottotitolo –, che vorrebbe essere, per quanto possibile, perspicace, efficace e rigorosa.
Notas biográficas
Insegna Memoria e archivi digitali al Master in Public Digital History dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Come archivista lavora presso la Fondazione Carlo Maria Martini. È consulente della cooperativa CAeB di Milano e collabora con il Centro studi libertari - Archivio Giuseppe Pinelli di Milano. È Presidente di ANAI – Associazione nazionale archivistica italiana – Sezione Lombardia e membro del comitato scientifico dell’Associazione italiana Public History (AIPH). Autore di saggi archivistici e storici, ha pubblicato: Anarchiche. Donne ribelli del Novecento (Shake, 2013); Vivere il tempo della Grande guerra. Bergamo durante e dopo la Prima guerra mondiale (Lubrina, 2016); Le magnifiche ribelli 1917-1921 (Elèuthera, 2017).