Descripción
È un romanzo sul male e sulla crudeltà, sull’affermazione della violenza e della morte nell’Europa degli anni Trenta sotto il dominio di Hitler e di Stalin. Dappertutto la vita è distrutta e la vittoria dell’odio e delle barbarie segna il sonno della ragione e la fine del mondo europeo.
In Odio senza fine l’annientamento dell’ umanesimo occidentale è narrato attraverso le esperienze di una decina di personaggi: il poeta Denner, dapprima filonazista e poi minacciato di arresto, Kannen il misterioso mago di Hitler, Annelore una giornalista impegnata in un’indagine pericolosa sul passato del Führer, Ferdy un intellettuale liberale internato a Dachau, Aaron violinista ebreo e la sua innamorata Rebekka, che vivono sul loro corpo l’azione del male e della follia paranoica. E Feldbin-Orlov, capo dei servizi segreti sovietici nella guerra di Spagna, che conosce la tremenda verità di Stalin e fugge per non essere ucciso.
Notas biográficas
Paolo Bertetto, scrittore e professore di Analisi del film nelle università Sapienza di Roma, Torino e Paris 8, è stato direttore del Museo Nazionale del Cinema. Ha pubblicato due romanzi, un noir, Cuore scuro, e una detective story, Autunno a Berlino, sulla morte di Rosa Luxemburg e della prima moglie di Fritz Lang. Ha curato una ventina di libri collettivi e scritto una dozzina di monografie sul cinema, che hanno avuto premi e traduzioni: tra gli altri L’enigma del desiderio (Premio Umberto Barbaro) e Lo specchio e il simulacro (premio De Lollis). Con Mimesis ha pubblicato Il cinema e l’estetica dell’intensità.