Descripción
Le indagini del tenente Roversi
Sembra a prima vista un banale incidente ad avere provocato la morte di Salvatore Mazzoni, ma un particolare insospettisce i carabinieri: a una cinquantina di metri dalla vittima viene trovato anche il corpo del suo cavallo, deceduto per un colpo di pistola alla testa. Il tenente Roversi, che sperava di ottenere un permesso per andare a Bologna, viene invece inviato sul luogo per sostituire il comandante, vittima di un infortunio. Salvatore Mazzoni era un rappresentante di commercio e noto dongiovanni locale, con la passione per i lavori di intaglio sul legno e la pessima abitudine di rappresentare, nelle sue opere, in modo sibillino e ambiguo, le sue conquiste. Alcune piccole stranezze, e soprattutto la scoperta di una testa di gallo mozzata nei terreni di Mazzoni, inducono Roversi a non chiudere subito il caso. Il tenente è convinto che nelle statuette di Mazzoni si trovino delle indicazioni per far luce sulla sua morte e che seguendo una di quelle piste riuscirà a risolvere il mistero…
Un cadavere accanto alla basilica di Saccargia sconvolge i piani del tenente Roversi…
Hanno scritto dei suoi libri:
«Il tenente Giorgio Roversi, bolognese laureato in Fisica, fanatico della scorza di cioccolato e di Tex Willer, è stato sbattuto in Sardegna per motivi disciplinari e si trova subito alle prese con un cadavere. La prima incursione nel poliziesco di Gavino Zucca.»
La Lettura - Il Corriere della Sera
«Un giallo classico con inserti in sassarese e squarci vintage.»
Tu Style
Gavino Zucca
è laureato in Fisica e in Filosofia ed è specializzato in Progettazione di Sistemi informatici. È nato e vive a Sassari, dopo aver trascorso oltre trent'anni a Bologna dove ha lavorato all'ENI come project manager, prima di dedicarsi all'insegnamento della Fisica nella scuola superiore. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti partecipando a premi letterari in tutta Italia. La Newton Compton ha pubblicato Il mistero di Abbacuada, Il giallo di Montelepre e Il delitto di Saccargia, dedicati alle indagini del tenente Giorgio Roversi.