Descripción
Una ricca riflessione storica su come sono concepiti i rapporti sessuali e viene codificata la passione erotica nella cultura occidentale da Aristotele a Hegel (perché dietro alla gelosia c'è tutto questo). Una rivalutazione della gelosia amorosa che rivendica il coraggio di confessare l'inconfessabile.
Lucetta Scaraffia, "Il Sole 24 Ore"
Giulia Sissa parte dall'antichità classica, dove la gelosia era considerata una passione nobile, «degna delle dee, dei guerrieri e delle regine». Fra i primi a mettere sotto accusa la gelosia è Diderot, definendola «passione crudele e piccina». Sarà Simone de Beauvoir a farne un'idea portante di un filone del femminismo, con conseguenze dilaganti. Siamo all'oggi: con la disinvoltura sessuale la gelosia è diventata imbarazzante, oltre che politicamente scorretta. Si dimentica, però, che la gelosia è la faccia dolorosa dell'amore.
Chiara Valentini, "l'Espresso"
Notas biográficas
Giulia Sissa, storica della cultura e delle idee, insegna all'Università della California, Los Angeles (UCLA) ed è ricercatrice al CNRS a Parigi. È una dei protagonisti del rinnovamento degli studi di antichistica in Francia, di quella scuola i cui maestri sono stati Jean-Pierre Vernant, Pierre Vidal-Naquet, Marcel Detienne e Nicole Loraux, e si è occupata in particolare di sessualità, genere e teoria politica. Nel 1999 ha pubblicato con Feltrinelli il libro Il piacere e il male, sul rapporto tra filosofia e uso delle droghe, che è stato al centro di una viva polemica.