Descripción
Questo libro dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti: è il cantiere della scrittura popolare della Grande Guerra dove sono stati radunati, decifrati, interpretati lettere e diari prodotti durante il conflitto dal popolo dei soldati. Masse – per lo più di contadini, artigiani, operai – che dalle trincee delle Dolomiti e del Carso e dalla prigionia sfidarono l'imperizia di semianalfabeti e si fecero semiletterati per raccontare la guerra. Le loro scritture, rivolte a mogli, genitori, figli, restituiscono in modo eccezionale e vivido il vissuto di guerra di ognuno di loro. Sergio Luzzatto, "Il Sole 24 Ore"
Nel libro di Gibelli non troverete la storia generale dell'immane conflitto ma quella di uomini e donne, con nomi e cognomi, che a quegli eventi presero parte. Pagine di diario, lettere, dediche che con un andamento quasi romanzesco fanno rivivere quel poderoso e tragico racconto che ha segnato l'intero Paese. Corrado Augias, "Il Venerdì di Repubblica"
Veri e propri romanzi epistolari, talvolta di struggente intimità. Nostalgia, fame, sensazione di un incomprensibile distacco emergono chiare dalle innumerevoli lettere dei e per i soldati. Enrico Mannucci, "Sette - Corriere della Sera"
Notas biográficas
Antonio Gibelli è tra i massimi studiosi di storia della prima guerra mondiale. Ha fondato l'Archivio Ligure della Scrittura Popolare (ALSP), con sede presso l'Università di Genova, e nel 2015 è stato consulente della Rai per un ciclo dedicato alla Grande guerra. Collabora con i quotidiani "Il Secolo XIX" e "il manifesto". Tra le sue opere: Il popolo bambino. Infanzia e nazione dalla Grande Guerra a Salò (Einaudi 2005); L'officina della guerra. La Grande Guerra e le trasformazioni del mondo mentale (Bollati Boringhieri 2007); Berlusconi passato alla storia. L'Italia nell'era della democrazia autoritaria (Donzelli 2010); La Grande Guerra degli Italiani (Rizzoli 2014).