Descripción
La cultura architettonica contemporanea, pur vivendo stagioni di incertezza, non ha rinunciato alla ricerca di principi teorici di riferimento. La ristampa del volume di Giusta Nicco Fasola, a cinquantasei anni dalla prima edizione, propone un iter dialettico e diacronico intorno all’indagine di alcuni di essi, evidenziandone tutta l’attualità in un campo disciplinare che vede mutati storicamente ma non sostanzialmente i problemi fondamentali e l’insanabile distanza tra teoria e prassi. Utilizzando il paradigma del ragionamento filosofico, l’autrice tiene fissi tre concetti-chiave: l’idea di architettura come «organismo», un tutto inscindibile di funzione, costruzione, forma; la dimensione «spirituale» del progetto; la necessità di un equilibrio tra l’aspetto teorico, assolto dal critico, e quello pratico, di competenza dell’archi-tetto, cui è affidato il ruolo di tradurre in forma concreta i primi due presupposti. I tre concetti, ritenuti gli aspetti inscindibili dell’essenza dell’architettura, nel contesto dell’opera costituiscono per il lettore le implicite linee-guida alla sua lettura e consultazione. Il titolo del testo, infatti, oltre a spiegarne la natura dialettica, lo individua anche come una raccolta di saggi, scritti forse in tempi diversi, in cui la straordinaria ricchezza di fonti e di argomenti ruota appunto attorno alla ricerca, costanti i tre capisaldi concettuali, della specificità dell’architettura. I Ragionamenti, tuttora innovativi per la metodologia adottata, insofferente di qualsiasi dogmatismo e unilateralità, sondano differenti visuali e interpretazioni dell’idea di architettura, riducendo in forma semplice la realtà complessa di epoche, correnti, culture, filosofie, autori: non un saggio di storiografia, dunque, né una guida pratica, né una raccolta di norme, né un manuale, ma tutti questi generi considerati nel loro insieme, che risponde simultaneamente alle esigenze di studenti, teorici e architetti che intendano raggiungere una consapevolezza teorica, di sostegno al progetto, che sia autonoma, personale, senza ridursi a strumento di conferme di poetiche o di ideologie.