La fiaba attraverso le generazioni  ripercorre  l’itinerario polisemico e apparentemente povero della fiaba attraverso i secoli inseguendone le trasmutazioni negli stili letterari e la valenza formativa nelle varie epoche. Poiché da genere narrativo orale viene con sempre più stupefacente autorità ad imporsi al centro di ogni progetto di rinnovamento letterario, l’Autore cerca di cogliere della fiaba i caratteri rivoluzionari che le riconobbero Giulio Einaudi e Italo Calvino, il quale ultimo da un lato volle evidenziare lo scatto fulmineo per farlo rivivere nell’organismo della scrittura letteraria, e dall’altro vide in essa l’unica possibilità di dare voce a un universo etico e storico della quale la letteratura contemporanea non riusciva a farsi interprete credibile.Le ricerche e le riflessioni teoriche vengono viste in relazione con le realtà di permeazione nelle mentalità comuni e negli atteggiamenti educativi: se la fiaba rende possibile tutto questo è bene che di essa si approprino anche coloro che fanno professione di ricerca e di pratica educativa e non soltanto i letterati e gli antropologi dal momento che la fiaba rappresenta uno scenario di esperienza e di memoria nel quale le giovani generazioni possono proiettare le esperienze possibili e trovare l’opportunità di individuazione che la civiltà di oggi tende ad azzerare o a sostituire con forme artificiali.