Descripción
Complice la popolarità della narrativa fantastica e il diffondersi della cosiddetta New Age, a partire dagli anni Sessanta-Settanta si è assistito alla riscoperta del "Piccolo Popolo", cioè di quel mondo di spiriti della Natura (fate, gnomi, folletti, elfi, nani ecc.). Si sono moltiplicate numerose teorie sull’origine e il significato di tali esseri, ma senza dubbio una delle più originali è quella espressa in questo saggio da Massimo Conese, docente di Patologia generale della Scuola di medicina dell’Università di Foggia. A fronte della tesi che queste creature non siano altro che l’estrinsecazione delle Potenze che governano la Natura fisica, o emanazioni di essa adattatesi al tempo alla mentalità umana, oppure archetipi ancestrali uguali in tutto il mondo, il professor Conese sceglie una spiegazione “scientifica”: questi esseri, genericamente chiamati “fate”, derivano dalla mitizzazione – dal momento che non esistevano risposte mediche – di particolari malformazioni o patologie fisiche e mentali. Una tesi, in disaccordo con le teorie “simboliche” circa l’origine delle fate, che viene documentata con numerosissime fonti dell’epoca e testi moderni, una vasta bibliografia mitica, folklorica e medica e una serie di illustrazioni tratte da testi letterari e scientifici.
Notas biográficas
Nato a Bari nel 1961, è laureato in Medicina e Chirurgia ed è Dottore di Ricerca in Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare. Attualmente riveste il ruolo di professore associato in Patologia Generale presso l’Università di Foggia ed è autore di oltre 70 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. Ha curato le seguenti raccolte di fiabe e leggende presso le Edizioni Besa di Nardò: Fiabe e leggende norvegesi (2001) e Fiabe e leggende irlandesi (2004).