Descripción
Nell’agosto 2012, nel pieno della feroce guerra civile che da qualche mese sta dilaniando la Siria, il presidente Bashar al-Assad è disposto a utilizzare qualunque mezzo per restare aggrappato al potere. Quando i servizi segreti rivelano che potrebbe ricorrere all’uso di armi chimiche, il presidente americano Barack Obama lo avverte che così facendo supererebbe una “linea rossa”.
Assad ignora le minacce statunitensi e ordina di bombardare il sobborgo di Ghouta, a Damasco, con gas sarin, uccidendo centinaia di civili e scatenando la reazione internazionale a quell’orrore. Quando la Russia si offre di mediare per ottenere la dismissione delle armi chimiche della Siria, Obama decide di inviare le truppe USA per eliminare i pericolosi ordigni. Inizia così una corsa per trovare, rimuovere e distruggere 1.300 tonnellate di armi chimiche nel mezzo di una furiosa guerra civile. Presto la strategia della Russia diventa chiara: farà di tutto per preservare il potere di Assad, alleato fondamentale in medio oriente, mentre l’ISIS, che sta costruendo il suo califfato nel territorio devastato dal conflitto, tenta di recuperare e accumulare quelle stesse armi per i suoi scopi.
Con una narrazione serrata, costruita su documenti segreti e testimonianze dirette, e un folto cast di eroi e criminali – tra cui cacciatori di armi, politici, medici, diplomatici e spie –, il premio Pulitzer Joby Warrick ci rivela come in Siria si stiano giocando gli equilibri mondiali.
“Uno sguardo inquietante sulla brutale guerra civile siriana. Joby Warrick ne offre un vivido resoconto.”
Kirkus Reviews
“Warrick ha scritto un altro libro appassionante, basato su ricerche accurate, una storia vera che sembra un thriller.”
The Guardian
“Warrick ricostruisce in modo chiaro e preciso la storia dell’arsenale chimico di Bashar al-Assad dalla sua creazione fino all’uso sui civili e al suo supposto smantellamento.”
The Washington Post
Notas biográficas
Joby Warrick, dopo aver collaborato con diverse testate americane, dal 1996 lavora come reporter per The Washington Post. È stato insignito due volte del Premio Pulitzer, per la sua attività giornalistica e per il libro Bandiere nere. La nascita dell’ISIS, pubblicato in Italia dalla Nave di Teseo nel 2016.