Descripción
Il rapporto fra Mario dell’Arco (1905-1996) e Leonardo Sciascia (1921-1989) ha prodotto vari esiti, come l’antologia curata da Sciascia Il fiore della poesia romanesca: Belli, Pascarella, Trilussa, Dell’Arco (1951) e i suoi primi libri Favole della dittatura (1950) e La Sicilia, il suo cuore (1952), promossi editorialmente da Dell’Arco. Si aggiungano i numerosi articoli (recensioni, elzeviri, prose d’arte) dell’uno e dell’altro, accolti nelle riviste da loro dirette. Quell’intenso interscambio veniva alimentato da una fitta corrispondenza epistolare, rivelata per la prima volta nel volume La stagione romanesca di Sciascia fra Pasolini e Dell’Arco (Quaderno dell’Associazione degli Amici di Sciascia, 2003). Il carteggio – la cui pubblicazione è stata resa possibile dalla generosa disponibilità degli eredi – documenta un fecondo sodalizio, il cui focus è rappresentato dalla poesia in dialetto romanesco. La riproduzione delle lettere è integrata da testi che ricostruiscono il contesto culturale dell’epistolario, protrattosi dal 1949 al 1974. Una parte finale è dedicata al vivo interesse dei due intellettuali per l’arte figurativa: un elemento di suggestiva continuità viene dato in particolare dall’opera pittorica di Giuseppe Modica.
FRANCO ONORATI, è nato e vive a Roma. Pubblicista, si è dedicato soprattutto alla musicologia e alla romanistica. Ha pubblicato, a partire dal 1989, vari saggi su compositori italiani e stranieri sulla Strenna dei Romanisti, l’annuario del Gruppo dei Romanisti, del quale è attualmente vice presidente; una silloge di questi temi è nel volume Gli scrittori stranieri raccontano Roma (Newton Compton, 2008). Amico ed estimatore di Mario dell’Arco, gli ha dedicato diversi studi, fra i quali: Roma di Mario dell’Arco (1982); La lingua della realtà: La promozione dei dialetti nelle rivistine di Mario dell’Arco (1993); Strenna per Mario dell’Arco (1995); La stagione romanesca di Leonardo Sciascia fra Pasolini e Dell’Arco (2003). Ha collaborato con Marcello Fagiolo dell’Arco e Carolina Marconi alle iniziative editoriali promosse nel centenario della nascita del Poeta (Gangemi editore). Socio del Centro Studi G.G. Belli, è direttore responsabile della rivista “il 996” curata da tale associazione; in tale àmbito si segnala il volume A teatro col Belli: il sublime ridicolo del melodramma nei sonetti romaneschi (F.lli Palombi, 1996).