Descripción
Garantismo è due cose. È protezione delle libertà individuali contro gli abusi del potere dello Stato, in particolare del potere penale. Ed è rispetto delle regole del gioco democratico da parte di tutti i detentori del potere pubblico, senza falli reciproci né invasioni di campo. In breve garantismo è la nostra stessa civiltà, nei suoi valori politici e culturali più alti.
Da Montesquieu, Voltaire e Beccaria a grillini/leghisti/renziani, passando per Craxi, Berlusconi e Leonardo Sciascia. Personaggi come questi accompagnano il garantismo nel suo percorso di opposizione all’assolutismo illiberale e repressivo, poi di confronto -scontro col giustizialismo.
Un confronto-scontro che corre parallelo (ma non di rado intrecciato) alle tormentate relazioni fra politica e magistratura. Da Mani pulite alle leggi ad personam; dalle misure anti-mafia e anti-terrorismo alla gestione della pandemia Covid-19; dalle leggi del populismo penale (spazza-corrotti, legittima difesa, decreti sicurezza) alle riforme della giustizia targate Draghi- Cartabia. Ecco i campi in cui, nell’esperienza italiana di questi decenni, il garantismo vive le sue avventure. Combattuto da nemici, insidiato da falsi amici, sempre teso a conquistare l’equilibrio di un «garantismo ben temperato».
Notas biográficas
Vincenzo Roppo è giurista accademico: professore emerito di diritto civile nell’Università di Genova, ha una vastissima produzione scientifica in diritto dei contratti, della responsabilità civile, della famiglia, delle comunicazioni di massa e del mercato finanziario. Da ultimo ha pubblicato Il racconto della Legge (Baldini+Castoldi, 2019).
È anche giurista pratico: ha seguito come avvocato importanti processi civili, fra cui la causa De Benedetti-Berlusconi per il «lodo Mondadori». All’attività accademica e professionale associa l’impegno pubblico: è stato consigliere regionale della Liguria, amministratore della Rai e di Cinecittà, membro di commissioni ministeriali di riforma, commissario straordinario dell’Agenzia spaziale italiana.