Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, ha trascorso quasi trent’anni della sua vita sacerdotale ed episcopale in Brasile. Nel 2007 partecipò alla Conferenza di Aparecida, dove collaborò col cardinale Bergoglio nella commissione di redazione del Documento finale «Discepoli e Missionari di Gesù Cristo, affinché in Lui abbiano vita». Ora papa Francesco sta riproponendo a tutta la Chiesa i frutti di quell’evento: la fede destata dalla attrazione per Gesù e la necessità di concentrarsi sull’essenziale dell’annuncio cristiano per comunicarlo con stile evangelico. Per questo occorre recuperare la via della bellezza, perché la Chiesa si sviluppa non per proselitismo, ma per “attrazione”. Questo contributo «permette di comprendere meglio il pontificato di papa Francesco e potrà divenire un valido strumento pastorale per le nostre realtà diocesane, per rilanciare le nostre comunità formando discepoli missionari attratti dalla bellezza del Signore Risorto» (Marc Ouellet).

Filippo Santoro (Bari-Carbonara, 1948) ha conseguito il dottorato in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e si è laureato in Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ordinato sacerdote nel 1972 per l’arcidiocesi di Bari-Bitonto, nel 1984 è andato come missionario fidei donum nell’arcidiocesi di San Sebastiano di Rio de Janeiro (Brasile). È stato designato nel 1996 Vescovo Ausiliare dell’arcidiocesi di San Sebastiano di Rio de Janeiro e nel 2004 Vescovo della diocesi di Petrópolis in Brasile. Nel 2011 Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Taranto, dove è entrato nel vivo della questione ambientale e sociale sostenendo le ragioni della vita, della salute e del lavoro. Ha partecipato al Sinodo dei Vescovi nel 2008 e nel 2012. È autore di diverse pubblicazioni di carattere teologico e filosofico.

Il Cardinale Marc Ouellet è Prefetto della Congregazione per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina.