Descripción
La luce artificiale comprende i concetti di miracolo “laico” della modernità e di progresso tecnologico, con specifiche premesse di reversibilità che questa materia dell’effimero, fluida e ambivalente, include. La luce nell’arte è metafora, simbolo, concetto visibile dell’invisibile, è carica di diversi significati che si materializzano attraverso le possibilità combinatorie tra forma e colore dei supporti luminosi: dal neon a sofisticati sistemi digitali per ambienti immersivi e multimediali dall’appeal scenografico, in cui la partecipazione dello spettatore è parte strutturale dell’opera che si fa relazione.
Il libro analizza l’attitudine “umanistica” della Light Art italiana, evidenziando come e perché si differenzia da quella americana o anglosassone, più pragmatica nel linguaggio. La Light Art è indagata in maniera trasversale, unendo l’aspetto tecnico con quello cognitivo-estetico-poetico, in quanto l’uno comprende l’altro, come la notte insegue il giorno, l’ombra la luce e l’arte la rivelazione di alterità di impatto emotivo.
Notas biográficas
Jacqueline Ceresoli, storica e critica d’arte specializzata in archeologia industriale, è docente e curatrice indipendente. Collabora con diverse testate specialistiche, interessandosi di dialoghi-corrispondenze tra architettura, arte e spazi urbani e, in particolare, di processi di cambiamento dell’arte pubblica e relazionale, in cui la città è l’ambiente sociale per eccellenza.