Descripción
««Jonathan Gottschall non è solo il più profondo pensatore in circolazione sul potente ruolo delle storie nelle nostre vite, ma è anche uno scrittore vivace e spiritoso. Il lato oscuro delle storie offre molte intuizioni e molti piaceri».»
Steven Pinker, Harvard University, autore di Illuminismo adesso e Razionalità
««In questo libro provocatorio e penetrante, Jonathan Gottschall ci mostra perché le storie pericolose si diffondono così rapidamente e come portano alla divisione e alla sfiducia. Ma il nostro istinto narrativo può anche essere sfruttato per il bene, e Gottschall attinge a una serie di ricerche e storie avvincenti per mostrarci come possiamo fermare cospirazioni, bigottismo e disinformazione. Il paradosso delle storie non potrebbe essere più urgente».»
Jonah Berger, autore di Influenza invisibile
L’essere umano è l’animale che racconta storie. Jonathan Gottschall ha usato questa fortunata metafora in L’istinto di narrare, descrivendo magistralmente quell’ecosistema di finzione narrativa nel quale siamo immersi e che caratterizza in maniera così peculiare la nostra specie. Le storie creano la struttura delle nostre società, fanno vivere a ogni persona migliaia di vite, preparano i bambini alla vita adulta e formano i legami che ci consentono di convivere in pace.
Ma tutto questo ha un lato oscuro che non possiamo più ignorare: le storie potrebbero anche essere la causa della nostra distruzione. Con questo libro Jonathan Gottschall torna sul tema della narrazione con tutto il bagaglio interdisciplinare delle sue conoscenze, attingendo alla psicologia, alla scienza della comunicazione, alle neuroscienze e alla letteratura per raccontarci fino a che punto le storie siano in grado di influenzare il nostro cervello e le nostre vite. E non sempre per il meglio.
La narrazione ha agito nel corso della storia come collante delle società, certo, ma è anche la forza principale che disgrega le comunità: è il metodo più efficace che abbiamo per manipolare il prossimo eludendo il pensiero razionale. Dietro i più grandi mali della civiltà – il disastro ambientale, la demagogia, il rifiuto irrazionale della scienza, le guerre – c’è sempre una storia che confonde le menti. Le nuove tecnologie amplificano gli effetti delle campagne di disinformazione, e le teorie del complotto e le fake news rendono quasi impossibile distinguere i fatti dalla finzione, per cui la domanda che dobbiamo porci urgentemente è: «come potremo salvare il mondo dalle storie?».
Steven Pinker, Harvard University, autore di Illuminismo adesso e Razionalità
««In questo libro provocatorio e penetrante, Jonathan Gottschall ci mostra perché le storie pericolose si diffondono così rapidamente e come portano alla divisione e alla sfiducia. Ma il nostro istinto narrativo può anche essere sfruttato per il bene, e Gottschall attinge a una serie di ricerche e storie avvincenti per mostrarci come possiamo fermare cospirazioni, bigottismo e disinformazione. Il paradosso delle storie non potrebbe essere più urgente».»
Jonah Berger, autore di Influenza invisibile
L’essere umano è l’animale che racconta storie. Jonathan Gottschall ha usato questa fortunata metafora in L’istinto di narrare, descrivendo magistralmente quell’ecosistema di finzione narrativa nel quale siamo immersi e che caratterizza in maniera così peculiare la nostra specie. Le storie creano la struttura delle nostre società, fanno vivere a ogni persona migliaia di vite, preparano i bambini alla vita adulta e formano i legami che ci consentono di convivere in pace.
Ma tutto questo ha un lato oscuro che non possiamo più ignorare: le storie potrebbero anche essere la causa della nostra distruzione. Con questo libro Jonathan Gottschall torna sul tema della narrazione con tutto il bagaglio interdisciplinare delle sue conoscenze, attingendo alla psicologia, alla scienza della comunicazione, alle neuroscienze e alla letteratura per raccontarci fino a che punto le storie siano in grado di influenzare il nostro cervello e le nostre vite. E non sempre per il meglio.
La narrazione ha agito nel corso della storia come collante delle società, certo, ma è anche la forza principale che disgrega le comunità: è il metodo più efficace che abbiamo per manipolare il prossimo eludendo il pensiero razionale. Dietro i più grandi mali della civiltà – il disastro ambientale, la demagogia, il rifiuto irrazionale della scienza, le guerre – c’è sempre una storia che confonde le menti. Le nuove tecnologie amplificano gli effetti delle campagne di disinformazione, e le teorie del complotto e le fake news rendono quasi impossibile distinguere i fatti dalla finzione, per cui la domanda che dobbiamo porci urgentemente è: «come potremo salvare il mondo dalle storie?».
Notas biográficas
Jonathan Gottschall è docente di Inglese presso il Washington and Jefferson College in Pennsylvania. È autore, fra l’altro, di The Literary Animal. Evolution and the Nature of Narrative (con David Sloan Wilson, Edward O. Wilson e Frederick C. Crews, 2005), Evolution, Literature, and Film (con Brian Boyd e Joseph Carroll, 2010), The Rape of Troy. Evolution, Violence, and the World of Homer(2008) e Literature, Science, and a New Humanities (2008). Per Bollati Boringhieri ha pubblicato L’istinto di narrare. Come le storie ci hanno reso umani (2014 e 2018), Editor’s Choice Selection del «New York Times» e finalista del Los Angeles Times Book Prize e Il professore sul ring. Perché gli uomini combattono e a noi piace guardarli (2015).