La Londra degli anni Sessanta, la cosiddetta Swinging London, fu il centro propulsivo di una straordinaria esplosione culturale. Di quel decennio i Beatles non furono altro che la punta dell’iceberg, una tessera importante ma non esclusiva di un variegato, coloratissimo mosaico che si andava creando all’interno del Regno Unito e propagando inarrestabile nel mondo occidentale. Attraverso le voci di tre autorevoli testimoni storici (l’ormai dimenticato Adam Diment, il Michelangelo Antonioni di Blow-Up, il futuro premio Nobel Harold Pinter), è possibile ricostruire un quadro suggestivo, sia pure incompleto, di un momento della nostra storia visto con tanta nostalgia da chi c’era ma anche, e forse soprattutto, da chi non poteva ancora esserci.