Descripción
La biografia alchemica di Nicolas Flamel, una delle figure più significative della tradizione esoterica, riesce a offrire – percorrendo l’abituale modello autobiografico del pellegrinaggio – un’esemplare metafora dell’Arte alchemica.
Un testo che venne studiato da Albert Poisson, Fulcanelli, Marcel Clavel – per citare soltanto i più noti – da cui si possono ricavare con facilità indicazioni operative e che può essere anche considerato una silloge profondissima di tutta
la temperie stilistica dell’alchimia.
In appendice scritti di: Robert Desnos, René Alleau, Eugène Canseliet, Stefano Andreani
Notas biográficas
Nicolas Flamel (1330 –1418), scrivano e copista dell'Università di Parigi, è il più celebre alchimista francese del XV secolo. La sua vita non è un mito: la sua casa a Parigi, costruita nel 1407, è ancora in piedi e si trova al numero 51 di rue de Montmorency (III arrondissement di Parigi), dove ora c'è un ristorante. Le sue imprese, tuttavia, sono materia da leggenda. Si suppone che Flamel sia stato il più completo fra gli alchimisti europei. Le leggende narrano che sia riuscito a perseguire gli obiettivi principali dell'alchimia: ha creato la pietra filosofale, in grado di trasformare il piombo in oro, e assieme a sua moglie Perenelle ha ottenuto l'immortalità. Fin giovanissimo ha lavorato come scrivano giurista a Parigi, ha avviato un fiorente commercio di libri e manoscritti, e si suppone che Flamel abbia ricevuto da un vecchio Rabbino di nome Nazard un libro misterioso, scritto da un antico personaggio noto come Abramo L'Ebreo. Libro pieno di parole cabalistiche in greco ed ebraico. L'alchimista ha dedicato la sua vita al tentativo di comprendere il testo di questi segreti perduti. Ha viaggiato per le università in Andalusia per consultare le massime autorità ebraiche e musulmane. A Santiago de Compostela ha incontrato un misterioso maestro ebreo convertito, Leon che gli ha insegnato l'arte di comprendere il suo manoscritto. Si crede che il 17 gennaio 1382 Nicolas Flamel sia riuscito nella trasmutazione del Piombo in Argento e l'anno seguente è riusciuto a trasmutare il Piombo in Oro. Dopo il suo ritorno dalla Spagna, è stato in grado di diventare ricco: le conoscenze ricavate durante i suoi viaggi lo hanno reso un maestro dell'arte alchemica. È stato anche un filantropo. Sono diventate famose le donazioni di Flamel a ospedali e chiese grazie ai ricavi provenienti dal suo lavoro alchemico. Sulla sua lapide ha voluto scolpire arcani simboli alchemici, attualmente conservata all'Hotel de Cluny di Parigi. In verità però la sua tomba è vuota. Alcuni dicono sia stata saccheggiata da persone in cerca dei suoi segreti alchemici. D'altra parte, se ha di fatto raggiunto il segreto dell'immortalità, la sua tomba vuota può avere altra spiegazione. Ci sono teorie sostenute da vari intellettuali che affermano fosse ancora in vita fino a qualche anno fa.
Massimo Marra si è a lungo occupato di storia ed ermeneutica dell’alchimia e dell’ermetismo tra Rinascimento e Barocco, producendo numerosi lavori di edizione critica di testi alchemici da fonti a stampa e manoscritte. Ha inoltre approfondito la rinascita occultista francese a cavallo tra XIX e XX secolo e la storia e l’ermeneutica delle correnti esoteriche occidentali contemporanee. Nel 2000 ha pubblicato Il Pulicinella filosofo chimico: uomini e idee dell’alchimia a Napoli nel periodo del Viceregno (Mimesis, 2000), nel 2003 ha curato la ristampa del classico di Giovanni Carbonelli, Sulle fonti storiche della chimica e dell’alchimia in Italia (La Finestra, 2003). Nel 2007, insieme ad Andrea De Pascalis, ha curato il volume collettivo Alchimia (Mimesis, 2007). Dal 2004 al 2008 è stato inoltre il direttore editoriale del trimestrale Atrium - Studi Metafisici ed Umanistici di Trento. Ha prodotto il primo studio critico sulla figura e l’opera dell’esoterista francese René Schwaller de Lubicz, R.A. Schwaller de Lubicz: la politica, l’esoterismo, l’egittologia (Mimesis, 2008). Dal 2001 collabora alla redazione della rivista di medicine antropologiche e storia della scienza Anthropos & Iatria. Insieme a Paolo Aldo Rossi (Storia del Pensiero Scientifico, Università di Genova) ha diretto la collana “I Quaderni di Airesis” dell’editrice Mimesis, dedicata ai rapporti tra l’uomo e il sacro. Nell’ottobre 2008 ha diretto il Primo Congresso Nazionale di studi Alchemici del Grande Oriente d’Italia e, nel 2009, ne ha curato la pubblicazione degli atti (AA.VV., Il Fuoco che non brucia: studi sull’alchimia, Mimesis, 2009). Dal 2010 al 2013, oltre a pubblicare alcune ricerche su riviste e volumi collettivi, è stato impegnato nel varo del sito web di divulgazione culturale www.massimomarra.net che ospita un’estensiva raccolta di materiali documentali sull’ermetismo e l’alchimia, e costituisce la principale fonte di materiale in lingua italiana reperibile sul web.
Massimo Marra si è a lungo occupato di storia ed ermeneutica dell’alchimia e dell’ermetismo tra Rinascimento e Barocco, producendo numerosi lavori di edizione critica di testi alchemici da fonti a stampa e manoscritte. Ha inoltre approfondito la rinascita occultista francese a cavallo tra XIX e XX secolo e la storia e l’ermeneutica delle correnti esoteriche occidentali contemporanee. Nel 2000 ha pubblicato Il Pulicinella filosofo chimico: uomini e idee dell’alchimia a Napoli nel periodo del Viceregno (Mimesis, 2000), nel 2003 ha curato la ristampa del classico di Giovanni Carbonelli, Sulle fonti storiche della chimica e dell’alchimia in Italia (La Finestra, 2003). Nel 2007, insieme ad Andrea De Pascalis, ha curato il volume collettivo Alchimia (Mimesis, 2007). Dal 2004 al 2008 è stato inoltre il direttore editoriale del trimestrale Atrium - Studi Metafisici ed Umanistici di Trento. Ha prodotto il primo studio critico sulla figura e l’opera dell’esoterista francese René Schwaller de Lubicz, R.A. Schwaller de Lubicz: la politica, l’esoterismo, l’egittologia (Mimesis, 2008). Dal 2001 collabora alla redazione della rivista di medicine antropologiche e storia della scienza Anthropos & Iatria. Insieme a Paolo Aldo Rossi (Storia del Pensiero Scientifico, Università di Genova) ha diretto la collana “I Quaderni di Airesis” dell’editrice Mimesis, dedicata ai rapporti tra l’uomo e il sacro. Nell’ottobre 2008 ha diretto il Primo Congresso Nazionale di studi Alchemici del Grande Oriente d’Italia e, nel 2009, ne ha curato la pubblicazione degli atti (AA.VV., Il Fuoco che non brucia: studi sull’alchimia, Mimesis, 2009). Dal 2010 al 2013, oltre a pubblicare alcune ricerche su riviste e volumi collettivi, è stato impegnato nel varo del sito web di divulgazione culturale www.massimomarra.net che ospita un’estensiva raccolta di materiali documentali sull’ermetismo e l’alchimia, e costituisce la principale fonte di materiale in lingua italiana reperibile sul web.