Descripción
Il libro propone una riflessione sulle articolazioni assunte dall’immagine, in quanto strumento e terreno di lotta politica, nel periodo delle grandi mobilitazioni sociali compreso tra la fine degli anni Sessanta e le ultime fasi del decennio successivo, con particolare riguardo per il ’77. Calandosi all’interno di tale contesto storico, l’indagine approfondisce la processualità e le possibili maniere d’essere dell’immagine politica in quanto modo d’espressione di un’istanza di “contropotere”, prendendo come riferimento case studies tratti dal cinema, dal video e dalla fotografi a (campi di ricerca al centro, ognuno, di uno specifico capitolo). Da questi orizzonti distinti ma non distanti emergono, in una continua dialettica tra immagini politiche e politica delle immagini, frammenti iconici e schegge audiovisive ora capaci di imporsi, nel bene e nel male, nel cosiddetto “immaginario collettivo”, diventando veri e propri simboli di quegli anni, ora in grado di veicolare, in maniera più indiretta ma non per questo meno efficace, un’autentica carica eversiva situata sul terreno dei linguaggi e delle estetiche prima ancora che su quello dei contenuti.
Notas biográficas
Christian Uva è professore associato presso il DAMS dell’Università Roma Tre. Ha scritto numerosi saggi per volumi collettanei e per riviste italiane e internazionali sui rapporti tra il cinema italiano, la storia e la politica e sul regime scopico connesso all’avvento delle tecnologie digitali. Ha pubblicato, tra gli altri, i volumi Schermi di piombo. Il terrorismo nel cinema italiano (2007), Impronte digitali. Il cinema e le sue immagini tra regime fotografico e tecnologia numerica (2009), Cinema digitale. Teorie e pratiche (2012), Sergio Leone. Il cinema come favola politica (2013).