Descripción
10 giugno 2014. Con la presa di Mosul, e la successiva proclamazione dello Stato Islamico in Siria e Iraq, non solo si viene a creare una vera e propria enclaveterroristica, ma ha inizio la distruzione sistematica e intenzionale della civiltà millenaria dell’antica Mesopotamia. Un drammatico atto di violenza iconoclastica che non ha paralleli nella storia moderna.Dentro la devastazione ci porta nel cuore di un’analisi approfondita e completa sulle cause ideologichee politiche che hanno generato questo buco nerodell’umanità e della sua cultura più antica, attraverso un attacco deliberato all’arte e alle identità etniche e confessionali. In Siria, alle palesate, spettacolari distruzioni compiute dall’ISIS, si aggiungono, sommessamente, gli enormi danni causati dalle forze del regime siriano e dei suoi alleati a Palmira, Aleppo, Ebla e Apamea. In Iraq, le bibliche capitali assire, da Ninive a Nimrud, da Khorsabad ad Assur, sono ormai solo la pallida ombra del loro glorioso passato. Anche i monumenti islamici, yazidi e cristiani soccombono inesorabilmente alle devastazioni dell’ISIS, cancellando in un istante gli sforzi che archeologi e restauratori hanno compiuto per cercare di farli rivivere e durare nel tempo. Nell’intrecciarsi di terrorismo, estremismi religiosie interessi economici, scorre il racconto della fine della “culla della civiltà”.
Notas biográficas
Paolo Brusasco insegna Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico presso l’Università di Genova. Già Research Fellow dell’Università di Cambridge e supervisore di importanti scavi archeologici in Iraq, in Siria e nel Mediterraneo, ha pubblicato The Archaeology of Verbal and Nonverbal Meaning (2007), La Mesopotamia prima dell’Islam (2008), Babilonia. All’origine del mito (2012) e Tesori Rubati (2013).