Descripción
«L’indicibile orrore» dell’alcolismo e il ritorno alla gioia di una vita liberata sono l’oggetto di questo importante libro di Carlo Coccioli. Mosso da un’urgenza personale di esplorare l’insospettabile universo degli «uomini in fuga» ‒ fuga nell’alcol e dall’alcol ‒, per tre anni lo scrittore presenzia, nei panni dell’osservatore interessato, alle riunioni dei gruppi messicani di Alcolisti Anonimi, dove uomini e donne di ogni età, provenienza ed estrazione sociale, raccontano con spietata sincerità ai loro compagni il proprio labirintico itinerario di dolore, abiezione, successi, speranze e ricadute. Sono storie indimenticabili nella loro individualità e autenticità, ma del tutto simili nella sostanza, perché fenomeni di uno stesso autolesionismo assoluto. In questi malati sembra abitare una sorta di doppio feroce, che molti di loro sentono come una presenza aliena; e contro questo «Altro» nulla possono gli approcci convenzionali e gli appelli alla forza di volontà: perché la guarigione da una tale patologia del corpo e della mente richiede un potere superiore che trascende l’individuo. Solo la comunità dei propri simili e la religiosa osservanza dei Dodici Passi possono restituire e conservare al malato salute e dignità. Viaggio agli inferi e messaggio di speranza, Uomini in fuga unisce il pathos e il fascino avvincente di un romanzo alla forza di verità di un’indagine antropologica contagiosamente simpatetica sulla dipendenza, e ci consegna una chiave preziosa per aiutare il prossimo e noi stessi.
Notas biográficas
Nato a Livorno nel 1920, laureatosi a Roma nel 1943, Carlo Coccioli si è specializzato in religioni orientali e in lingue e letterature camito-semitiche. Ha partecipato alla Resistenza ed è stato decorato con la medaglia d’argento al valore. Ha pubblicato il suo primo romanzo a Firenze, dove viveva, nel 1946. Nel 1949 si è trasferito a Parigi e nel 1953 a Città del Messico, dove è scomparso nel 2003. Autore di un’opera vasta e multiforme, composta in tre lingue e tradotta in tutto il mondo, può essere a buon titolo considerato uno dei maggiori scrittori italiani del ’900. Fra le altre sue opere ricordiamo almeno: Fabrizio Lupo, L’erede di Montezuma, Le corde dell’arpa, Documento 127, Uomini in fuga, Davide, Requiem per un cane, La casa di Tacubaya, Piccolo Karma, Budda e il suo glorioso mondo.