Descripción
Amisa, giovane originaria di un piccolo paese della Malesia, vive a Singapore, dove viene notata per la sua bellezza e scritturata per una trilogia di film horror in cui interpreta la Pontianak, un personaggio della mitologia del Sud-est asiatico. La sua carriera di attrice non decollerà mai e, amareggiata anche da un matrimonio fallito, vive con la “zia” (in realtà un’amica) Yunxi, una donna misteriosa che sostiene di essere una medium, e la figlia Szu. Amisa muore di cancro nel 2003, e proprio nel 2003 Szu inizia a raccontare la propria vita. Ha sedici anni ed è una ragazzina introversa, solitaria e profonda. Costantemente a disagio, vive un rapporto conflittuale con la madre (il padre le ha abbandonate quand’era piccola) e la sua unica amica è la più spigliata Circe. Dopo la morte della madre sviluppa un disturbo alimentare e cade in depressione, e finisce con l’allontanare anche Circe. Ritroviamo infine Circe nel 2020: è una social media manager che ha appena divorziato. Quando le viene chiesto di curare la campagna per il reboot della trilogia di Ponti, il passato torna a tormentarla: i ricordi di Amisa e Szu, il senso di colpa per non essere stata vicina all’amica nel momento del bisogno e la propria vita insoddisfacente la portano a mettere in discussione tutto e in particolare se stessa, finché non riallaccerà i contatti con Szu.
«Notevole. Sharlene Teo, grazie a una capacità descrittiva e a un calore umano eccezionali, evoca i flussi più oscuri della modernità: il degrado ambientale, il fascino soffocante delle luccicanti città contemporanee e le cataratte dei prodotti di lusso e del linguaggio corrotto che le caratterizzano. Su questo sfondo, i suoi personaggi brillano di vitalità, umorismo e una disperazione descritta minuziosamente».
Ian McEwan
«Notevole. Sharlene Teo, grazie a una capacità descrittiva e a un calore umano eccezionali, evoca i flussi più oscuri della modernità: il degrado ambientale, il fascino soffocante delle luccicanti città contemporanee e le cataratte dei prodotti di lusso e del linguaggio corrotto che le caratterizzano. Su questo sfondo, i suoi personaggi brillano di vitalità, umorismo e una disperazione descritta minuziosamente».
Ian McEwan