Descripción
Un personaggio indimenticabile
«Ricevitrice dei projetti e levatrice in uno sperduto paesino degli Iblei di metà Ottocento, Ciccina è una di quelle donne che muovono il mondo. Non si piega al destino, non accetta imposizioni, non tollera ingiustizie. Con la sua intelligenza e determinazione è la grande protagonista del travolgente romanzo d'esordio di Laura Lanza.»
La Sicilia - Ombretta Grasso
«Degna compagna delle fimmine della tradizione letteraria siciliana, irriverente, sensuale, vitale, Ciccina è un personaggio indimenticabile.»
Stefania Auci
Sicilia, 1850 Semplice d’animo, eppure armata di quella saggezza concreta che non si apprende dai libri, bensì dalla vita, donna Francesca Savasta, detta Ciccina, fa la levatrice in uno sperduto paesino sui monti Iblei. Niente, in lei, è convenzionale: secondo una legge morale ferrea e personalissima, si prodiga per “sistemare” al meglio quelle madri così giovani e ingenue che quasi non sanno perché hanno avuto un figlio, oppure i bambini abbandonati nella ruota degli esposti. Tra briganti non troppo cattivi e parroci non troppo celibi, vendette di paese, omicidi e sparizioni, Ciccina emerge con tutta la sua esaltante energia, trascinandoci in un romanzo originale e avvincente, permeato da una sottile ironia e sorretto da una precisa e vivacissima ricostruzione storica.
«Ricevitrice dei projetti e levatrice in uno sperduto paesino degli Iblei di metà Ottocento, Ciccina è una di quelle donne che muovono il mondo. Non si piega al destino, non accetta imposizioni, non tollera ingiustizie. Con la sua intelligenza e determinazione è la grande protagonista del travolgente romanzo d'esordio di Laura Lanza.»
La Sicilia - Ombretta Grasso
«Degna compagna delle fimmine della tradizione letteraria siciliana, irriverente, sensuale, vitale, Ciccina è un personaggio indimenticabile.»
Stefania Auci
Sicilia, 1850 Semplice d’animo, eppure armata di quella saggezza concreta che non si apprende dai libri, bensì dalla vita, donna Francesca Savasta, detta Ciccina, fa la levatrice in uno sperduto paesino sui monti Iblei. Niente, in lei, è convenzionale: secondo una legge morale ferrea e personalissima, si prodiga per “sistemare” al meglio quelle madri così giovani e ingenue che quasi non sanno perché hanno avuto un figlio, oppure i bambini abbandonati nella ruota degli esposti. Tra briganti non troppo cattivi e parroci non troppo celibi, vendette di paese, omicidi e sparizioni, Ciccina emerge con tutta la sua esaltante energia, trascinandoci in un romanzo originale e avvincente, permeato da una sottile ironia e sorretto da una precisa e vivacissima ricostruzione storica.
Notas biográficas
Laura Lanza è nata a Roma. Ha lavorato nella prestigiosa Biblioteca Vallicelliana ed è caporedattore della rivista Accademie & Biblioteche d’Italia. Nel 2017 è entrata a far parte dell’Osservatorio del libro e della lettura. Autrice di numerosi contributi sulla vita culturale della capitale, ha curato la rubrica “Bibliografia di storia delle istituzioni contemporanee” sulla rivista Le carte e la storia. Con questo suo primo romanzo è stata finalista della 32ma edizione del Premio Calvino.