Descripción
Chiamato a fronteggiare la duplice sfida della competizione con le potenze europee e del conflitto con il Giappone, l’Impero degli zar conosce all’inizio del Novecento una crisi di impatto mondiale, dalla quale scaturiscono ordinamenti rappresentativi destinati a sopravvivere, tra difficoltà e contraddizioni, per poco più di un decennio. Nell’angusto spazio di manovra consentito dall’inasprimento della lotta tra movimento rivoluzionario e reazione autocratica i liberali perseguono con abnegazione un progetto riformatore maturato alla scuola occidentalista nel costante richiamo all’esperienza dei paesi più avanzati. Esponente dell’intelligencija progressista educata all’indomani delle Riforme di Alessandro II nelle università russe e nelle grandi capitali europee, Maksim Kovalevskij si afferma sulla scena politica come uno dei più convinti fautori del rinnovamento dell’Impero sulla base dei principi del dominio della legge, del parlamentarismo e del decentramento amministrativo e legislativo. Nel suo caso, il 1905 si rivela drammatico banco di prova di una visione del destino della Russia elaborata con l’ausilio dei modelli teorici del positivismo anglo-francese in tre decenni di studi giuridici, storici, etnografici e sociologici.