Description
«Un tempo ci avevano affidato il mare. (…) E adesso mangiamo vermi invece di libertà». L'incipit che inaugura il programma estetico di Tiziana Cariello è questo. Una sapiente fusione di "alto" e di "basso"; di mare e di vermi, come nella pentola d'una strega o in una ballata di De André. Alcuni personaggi vinti, erranti ed inquieti, prendono il mare per raggiungere un castello. Dopo aver sostato in un borgo vicino, affollato di figure dolenti, raggiungono il maniero e ne visitano le stanze: la sala di lettura, la corte del re, la stanza dei giochi e delle feste. E la misteriosa camera di Lilith, la regina solitaria e ardente, romantica e collerica, dedita alle arti magiche e alla virtù dell'attesa; una camera in cui il desiderio implacabile ed un erotismo feroce spadroneggiano. L'uscita dal castello è nel futuro, nell'anno 2070, quando un'imprevedibile estinzione diventa l'occasione per un bilancio narrativo ed emotivo.