Il rinnegato sono io, l'autore di questi versi. Dal latino "renegare", dire di no. Dire di no a qualche cosa cui prima si era detto di sì... Ho detto di no alla poesia fin dal 1974, anno in cui ho scritto i miei ultimi versi. Ho detto di no perché non me ne sono sentito più degno. Non so se ho sbagliato. So per certo che sbaglierei adesso se tenessi chiusi nel cassetto i versi di questa piccola raccolta senza titolo. Così ho deciso di mettermi alla berlina di quei quattro gatti che avranno la bontà di leggerli. Le poesie non seguono un ordine cronologico, ma sono state inserite a caso. Tranne la prima, "Rosso giorno d'estate", perché segna un ricordo indelebile della mia vita, il ricordo di un rastrellamento e della rappresaglia eseguita dai tedeschi in un paese del viterbese, Vignanello, nel giugno del 1944, ricordo che ha costituito anche lo spunto per il romanzo "...Poi vennero feste".