Description
Quattro anni dopo la pubblicazione, Chiamarlo amore non si può, uno dei libri più amati di questa casa editrice rinasce in formato ebook con il marchio di Matilda Editrice. Dopo decine di recensioni, alcune migliaia di copie vendute moltiplicatesi in decine di migliaia di letture poiché singole copie del libro sono state lette da intere scolaresche e dopo essere stato protagonista di tante presentazioni, incontri, laboratori, rappresentazioni teatrali, letture ad alta voce abbiamo pensato che fosse il momento di renderlo ancora più vicino alle giovani lettrici e giovani lettori con il formato digitale.
Chiamarlo amore non si può è un libro che è stato scritto pensando ai ragazzi e alle ragazze perché imparino dai nostri errori, imparino che amore vuol dire rispetto e non sopraffazione, che amare vuol dire permettere all'altro/a di essere se stessi. Insomma l'amore non può essere egoista, altrimenti non lo si può chiamare amore. Dunque 23 scrittrici specializzate in letteratura per l'infanzia e l'adolescenza hanno scritto questi racconti per aiutare i/le giovani a riflettere sulle loro relazioni affettive, a non rimanere in silenzio di fronte ai tremendi fatti di cronaca, a reagire a ciò che può succedere intorno a loro, non solo quando si tratta di violenza fisica, ma anche di gesti e comportamenti che comunque feriscono profondamente nell'animo.
Le 23 scrittrici sono: Anna Baccelliere, Alessandra Berello, Rosa Tiziana Bruno, Fulvia Degl'Innocenti, Ornella Della Libera, Giuliana Facchini, Ilaria Guidantoni, Laura Novello, Isabella Paglia, Daniela Palumbo, Elena Peduzzi, Cristiana Pezzetta, Annamaria Piccione, Manuela Piovesan, Livia Rocchi, Maria Giuliana Saletta, Chiara Segrè, Luisa Staffieri, Annalisa Strada, Pina Tromellini, Pina Varriale, Laura Walter, Giamila Yehya. Cui si aggiungono Daniela Finocchi con le riflessioni sul Concorso Lingua Madre e Paola Sorrentino, autrice dell'illustrazione in copertina. Annamaria Piccione e anche l'ideatrice del libro.
La curatrice è Donatella Caione che scrive: "Non è facile crescere, né diventare uomini né diventare donne, e noi adulti non vi stiamo offrendo dei grandi modelli. I messaggi proposti dai nostri media spesso denigrano il corpo e il ruolo di voi ragazze e così facendo offendono e confondono anche voi ragazzi. E tutto diventa più difficile se ai modelli dei media si sovrappongono quelli familiari, poi quelli educativi e ancora quelli delle diverse culture che vanno mescolandosi nella nostra società sempre più multiculturale ma ancora non interculturale. Per tutti questi motivi contiamo sull'enorme importanza dell'educazione affettiva e sentimentale. E nell'educazione al genere, di cui tutti ci dobbiamo fare carico, come famiglia, come scuola, come società. Ed è per questo motivo che il nostro libro è per tutte e tutti."