Con uno stile avvincente, che pone al centro della vicenda storica l’elemento umano, Gli ultimi 100 giorni ripercorre, come in un drammatico conto alla rovescia, i tre mesi conclusivi della Seconda guerra mondiale. Dalla conferenza di Yalta alla caduta di Berlino, il declino tragico del Terzo Reich viene ricostruito attraverso le testimonianze di decine di personaggi reali: dall’autista personale di Hitler ai generali tedeschi che difesero la capitale (von Manteuffel, Wenck, Heinrici), dai comandanti alleati (Patton, Hodges, Simpson) ai soldati semplici di cui riporta le imprese. Toland intreccia con impareggiabile abilità le testimonianze raccolte e la ricerca di migliaia di fonti, consegnandoci un racconto storico corale e impareggiabile.

John Toland (1912-2004) è stato uno storico statunitense, vincitore nel 1971 del premio Pulitzer per la saggistica. Tra le sue opere più importanti ricordiamo: L’eclissi del Sol Levante (1971), Adolf Hitler. The Definitive Biography (1976) e il controverso Infamy: Pearl Harbor and Its Aftermath (1982). Il suo I giorni di Dillinger (2019) ha ispirato il celebre film Gangster Story (Bonnie and Clyde) di Arthur Penn.