Ho camminato nell'infinito del ghiaccio, sceso montagne di sabbia, gustato la fragranza della neve, disceso fiumi desertici e pareti molto inclinate. Ho confuso l'alba con il tramonto dando sfogo al mio nomadismo. Ho faticato, mi sono disperato, mi sono ingegnato, ho sempre ricercato la vita e sono riuscito a tenere lontano la morte. Sono stato invitato a mangiare l'orso bianco, lo yogurt frizzante di cavalla ed enormi gamberoni di fiume. Ho avuto incontri straordinari con persone normalissime. Ho sognato pianto, mi sono sentito piccolo piccolo, ma partecipe del concerto della natura. Solo di una cosa sono certo: l'inutilità del mio agire.
Appunti di viaggio che hanno la forza di essere scritti mentre le cose accadono. Dalla Groenlandia a Capo Horn, passando per la Mongolia, la Patagonia cilena, la Terra di Baffin, il Giappone, i Territori del Nord Ovest, il Perù, la Marmolada, Fabio Pasini racconta la grande avventura: "La 'nostra' piccola/grande avventura è quella che siamo disposti a vivere secondo le nostre possibilità nei luoghi remoti come nel boschetto dietro casa. L'importante è il cammino, ed è importante iniziare a camminare".