Description
Antonia Pozzi (1912-1938), straordinaria voce lirica del Novecento, frequentò intensamente la montagna, traendone ispirazione più di ogni altro poeta italiano. Marco Dalla Torre ne ricostruisce l’attività alpinistica e ne indaga la relativa trasfigurazione poetica, che costituisce una linea tematica fortemente originale all’interno del suo canzoniere.« Non monti, anime di monti sono queste pallide guglie, irrigiditein volontà d’ascesa. E noi strisciamo sull’ignota fermezza: a palmo a palmo, con l’arcuata tensione delle dita,con la piatta aderenza delle membra, guadagnamo la roccia...ebbri d’immenso».(da Antonia Pozzi, Dolomiti, 1929)
Biographical notes
Marco Dalla Torre, trentino di origine, nasce nel 1966 a Milano, dove attualmente risiede. Laureato in Lettere, da sempre si occupa di formazione.
È interessato alla letteratura e pratica l’alpinismo; ha trovato il modo di intrecciare queste due passioni dedicando diversi saggi a poeti che hanno amato e praticato la montagna. Ha riscoperto la figura di Tullio Gadenz, amico e confidente della Pozzi: A voce sola. Tullio Gadenz (1910-1945): le montagne dell’anima (Fiera di Primiero 2008, insieme a Sandro Gadenz); Infinitezze. L’opera poetica di Tullio Gadenz (Piombino 2010).
Ha dedicato attenzione al poeta Clemente Rèbora, di cui ha curato La mia luce sepolta. Lettere di guerra (Verona 1996). Si è occupato di profili e opere di alcuni alpinisti, come Carlo Negri e Carlo Sicola. Nel 2021 ha pubblicato la biografia Il testamento del capitano Grandi. Vita breve di una “leggenda” degli Alpini (Milano 2021). È vicepresidente della Commissione Operativa Editoriale del Club Alpino Italiano.