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Description
Dalla parte di Gaia è la storia di ecologhe ed ecologiste, un racconto rivelatore sul ruolo che la donna ha avuto – o non ha potuto avere – nella gestione e nella salvaguardia delle risorse naturali. Ed è, di conseguenza, anche una riflessione sul rapporto diseguale fra uomo e donna e sui modi sensibilmente diversi che hanno avuto per approcciarsi alla Natura nel tempo.
In che modo il femminismo incontra la difesa dell’ambiente? Cosa c’entra l’empowerment femminile con i movimenti di giustizia ambientale? I punti di contatto sono più di quanti immaginiamo, soprattutto quando la lotta per il diritto a un pianeta sano si combatte sullo stesso ring di quella per la tutela dei diritti umani, civili e sociali. Dalla parte di Gaia è la storia di ecologhe ed ecologiste, un racconto rivelatore sul ruolo che la donna ha avuto – o non ha potuto avere – nella gestione e nella salvaguardia delle risorse naturali. Ed è, di conseguenza, anche una riflessione sul rapporto diseguale fra uomo e donna e sui modi sensibilmente diversi che hanno avuto per approcciarsi alla Natura nel tempo.Dall’antica predilezione per la botanica anziché la caccia – la cui affinata conoscenza portò molte contadine all’accusa di stregoneria – alla particolare attitudine delle donne verso agricoltura e allevamento. Un talento atavico associato alla capacità di generare e programmare un futuro a lungo termine, secondo i tempi della coltura. Lontano dai rapporti di dominio e di consumo.Nel suo libro, Silvana Galassi allestisce con passione una galleria di ritratti femminili di scienziate e politiche, ricercatrici e attiviste che si sono battute per fare riconoscere le proprie idee e i propri contributi scientifici. Un tributo a chi, dopo secoli di silenzio, è riuscita a farsi sentire e a ridurre quel divario di genere che ancora persiste nel mondo politico e accademico. E, soprattutto, un invito alle nuove generazioni a proseguire su questa strada.
In che modo il femminismo incontra la difesa dell’ambiente? Cosa c’entra l’empowerment femminile con i movimenti di giustizia ambientale? I punti di contatto sono più di quanti immaginiamo, soprattutto quando la lotta per il diritto a un pianeta sano si combatte sullo stesso ring di quella per la tutela dei diritti umani, civili e sociali. Dalla parte di Gaia è la storia di ecologhe ed ecologiste, un racconto rivelatore sul ruolo che la donna ha avuto – o non ha potuto avere – nella gestione e nella salvaguardia delle risorse naturali. Ed è, di conseguenza, anche una riflessione sul rapporto diseguale fra uomo e donna e sui modi sensibilmente diversi che hanno avuto per approcciarsi alla Natura nel tempo.Dall’antica predilezione per la botanica anziché la caccia – la cui affinata conoscenza portò molte contadine all’accusa di stregoneria – alla particolare attitudine delle donne verso agricoltura e allevamento. Un talento atavico associato alla capacità di generare e programmare un futuro a lungo termine, secondo i tempi della coltura. Lontano dai rapporti di dominio e di consumo.Nel suo libro, Silvana Galassi allestisce con passione una galleria di ritratti femminili di scienziate e politiche, ricercatrici e attiviste che si sono battute per fare riconoscere le proprie idee e i propri contributi scientifici. Un tributo a chi, dopo secoli di silenzio, è riuscita a farsi sentire e a ridurre quel divario di genere che ancora persiste nel mondo politico e accademico. E, soprattutto, un invito alle nuove generazioni a proseguire su questa strada.
In che modo il femminismo incontra la difesa dell’ambiente? Cosa c’entra l’empowerment femminile con i movimenti di giustizia ambientale? I punti di contatto sono più di quanti immaginiamo, soprattutto quando la lotta per il diritto a un pianeta sano si combatte sullo stesso ring di quella per la tutela dei diritti umani, civili e sociali. Dalla parte di Gaia è la storia di ecologhe ed ecologiste, un racconto rivelatore sul ruolo che la donna ha avuto – o non ha potuto avere – nella gestione e nella salvaguardia delle risorse naturali. Ed è, di conseguenza, anche una riflessione sul rapporto diseguale fra uomo e donna e sui modi sensibilmente diversi che hanno avuto per approcciarsi alla Natura nel tempo.Dall’antica predilezione per la botanica anziché la caccia – la cui affinata conoscenza portò molte contadine all’accusa di stregoneria – alla particolare attitudine delle donne verso agricoltura e allevamento. Un talento atavico associato alla capacità di generare e programmare un futuro a lungo termine, secondo i tempi della coltura. Lontano dai rapporti di dominio e di consumo.Nel suo libro, Silvana Galassi allestisce con passione una galleria di ritratti femminili di scienziate e politiche, ricercatrici e attiviste che si sono battute per fare riconoscere le proprie idee e i propri contributi scientifici. Un tributo a chi, dopo secoli di silenzio, è riuscita a farsi sentire e a ridurre quel divario di genere che ancora persiste nel mondo politico e accademico. E, soprattutto, un invito alle nuove generazioni a proseguire su questa strada.
In che modo il femminismo incontra la difesa dell’ambiente? Cosa c’entra l’empowerment femminile con i movimenti di giustizia ambientale? I punti di contatto sono più di quanti immaginiamo, soprattutto quando la lotta per il diritto a un pianeta sano si combatte sullo stesso ring di quella per la tutela dei diritti umani, civili e sociali. Dalla parte di Gaia è la storia di ecologhe ed ecologiste, un racconto rivelatore sul ruolo che la donna ha avuto – o non ha potuto avere – nella gestione e nella salvaguardia delle risorse naturali. Ed è, di conseguenza, anche una riflessione sul rapporto diseguale fra uomo e donna e sui modi sensibilmente diversi che hanno avuto per approcciarsi alla Natura nel tempo.Dall’antica predilezione per la botanica anziché la caccia – la cui affinata conoscenza portò molte contadine all’accusa di stregoneria – alla particolare attitudine delle donne verso agricoltura e allevamento. Un talento atavico associato alla capacità di generare e programmare un futuro a lungo termine, secondo i tempi della coltura. Lontano dai rapporti di dominio e di consumo.Nel suo libro, Silvana Galassi allestisce con passione una galleria di ritratti femminili di scienziate e politiche, ricercatrici e attiviste che si sono battute per fare riconoscere le proprie idee e i propri contributi scientifici. Un tributo a chi, dopo secoli di silenzio, è riuscita a farsi sentire e a ridurre quel divario di genere che ancora persiste nel mondo politico e accademico. E, soprattutto, un invito alle nuove generazioni a proseguire su questa strada.
Biographical notes
Professore Ordinario di Ecologia presso l'Università degli Studi di Milano fino al 2011, attualmente svolge attività didattica nel medesimo Ateneo con la titolarità dei corsi di Ecologia della Nutrizione e di Ecotossicologia.