Description
Andrea Zanzotto non si è mai recluso nella cittadella della letteratura, ha sempre tenuto gli occhi bene aperti sul mondo intorno a sé manifestando verso di esso un'attenzione onnivora. Nell'orizzonte dei suoi interessi il cinema, al quale aveva già dedicato alcuni componimenti, assume particolare rilievo a partire dal 1976 quando Federico Fellini chiede la sua collaborazione per Il Casanova, richiesta che si ripeterà anche per i successivi film del grande regista. Questa partecipazione fattiva costituirà per il poeta occasione di riflessione non solo sui film dell'amico ma anche sull'universo luccicante delle immagini in movimento preso come fenomeno pervasivo nel suo insieme, meditazione svolta sia in versi, sia in forma di articoli e saggi che per la prima volta ora vengono raccolti e riuniti. Accanto a testi conosciuti, come il mirabile Ipotesi intorno a «La città delle donne» e alle poesie ispirate alle immagini di celluloide, il volume raccoglie molti articoli sul cinema dispersi e dimenticati, testi inediti, brani di grande interesse e suggestione scritti dal poeta per e sul cinema. Un ampio saggio introduttivo contestualizza i contributi cinematografici di Zanzotto, mentre una preziosa conversazione sul cinema con il poeta e una lettera inedita di Federico Fellini completano il volume.?Per la prima volta raccolti in un unico volume tutti gli scritti del grande poeta sul cinema «Qualche òlta 'l cine arzh brusa e fa ciaro [.] e 'l cine - squasi - 'l par lu la poesia [.] Ma ben i é rari quel che pól far 'sto cine» Andrea Zanzotto
Biographical notes
Andrea Zanzotto , nato a Pieve di Soligo (Treviso) il 10 ottobre 1921, è unanimemente considerato come uno dei più importanti poeti italiani del secondo Novecento. Buona parte della sua opera è stata raccolta in Le poesie e prose scelte (1999), cui si sono aggiunti i versi di Sovrimpressioni (2001) e Conglomerati (2009). Oltre che poeta, è autore di racconti (Sull'Altopiano) e di acuti saggi critici raccolti in Scritti sulla letteratura che comprende Fantasie di avvicinamento e Aure e disincanti nel Novecento letterario. Più recentemente sono usciti i dialoghi Eterna riabilitazione da un trauma di cui s'ignora la natura (2007) e In questo progresso scorsoio (2009). Con Marsilio ha pubblicato Viaggio musicale (con cd audio, 2008) in cui riflette sulla musica e i ricordi ad essa legati.
Luciano De Giusti insegna Storia e semiologia del cinema all'Università di Trieste. Autore di volumi monografici dedicati a Pier Paolo Pasolini (1983), Luchino Visconti (1985), Ken Loach (2011) e curatore di altri su Robert Bresson, Ingmar Bergman, Joseph Losey, ha scritto vari saggi sul cinema d'autore. Per Marsilio, oltre al vol. VIII della Storia del cinema italiano - 1949/1953 (2003) e Immagini migranti. Forme intermediali del cinema nell'era digitale (2008), ha raccolto e curato gli scritti di Andrea Zanzotto Il cinema brucia e illumina (2011). Ha scritto inoltre Quarantotti Gambini e il cinema.Trasfigurazioni di una poetica (2015) e, a distanza da Pier Paolo Pasolini, ll cinema in forma di poesia (1979), ha curato con Roberto Chiesi il volume Accattone. L'esordio di Pasolini raccontato dai documenti (2015).