Description
Era il 1892 quando il giovane avvocato napoletano Carlo D’Addosio dava alle stampe un libro tutto incentrato su questa domanda: «Se anche animale delinque, questo suo delinquere, in quanto offende gli uomini, è punibile?». A tale quesito ogni civiltà, di ogni epoca e latitudine, ha dato una risposta differente.
Setacciando la letteratura e i casi di cronaca, i documenti storici e le dicerie popolari, D’Addosio tenta di raccogliere quante più testimonianze possibile di animali chiamati a rispondere in tribunale dei loro misfatti, per completare un ricco catalogo di storie incredibili.
Il risultato è un’opera unica nel suo genere, uno studio insieme erudito e ironico, che spulcia nel passato così come sa sollevare domande molto attuali: sul libero arbitrio, l’istinto, la naturalità del male e, non da ultimo, i diritti degli animali non umani.
Bestie delinquenti, titolo che fa il verso all’Uomo delinquente di Lombroso, è un esilarante compendio di 144 processi e trattamenti giuridici riservati agli animali, dall’antichità fino alle soglie del XX secolo. Preparatevi per un viaggio rocambolesco in compagnia di galli stregoni, merli rivoluzionari e tortorelle scomunicate, ma soprattutto… porci, porci, porci.
Delfini invasori e merli rivoluzionari, galli stregoni e capre stregate, cani giustizieri e maiali complici di omicidio: 144 incredibili storie di processi agli animali realmente celebrati dall'antichità al XIX secolo,
raccolti dal primo giurista italiano a preconizzare i diritti degli animali
Biographical notes
Nato a Napoli da una famiglia di notai e avvocati originaria di Capurso, Carlo D’Addosio fu avvocato penalista e commendatore. Non conosciamo molto della sua vita, ma fu certamente colto e geniale.
Nel 1888 esordisce presso l’editore Luigi Pierro di Napoli con un omaggio alla memoria del letterato e patriota italiano Luigi La Vista: subito viene notato il suo stile spigliato e attraente, così lontano da quello dei pedanti legulei. Nel 1892 esce Bestie delinquenti, che viene accolto nel mondo giuridico tra lo scandalo e la derisione. Nel 1893 pubblica il suo terzo libro, Il duello dei camorristi, sulla storia e il diritto della camorra. Alterna saggi su argomenti giuridico-sociali come Rapitori e rapite. Idee sul ratto consensuale (1897) e Lucina ed Astrea (i delitti delle mammane) (1898) a volumi più tecnici come Le offese all’udienza (1899) e Può il responsabile civile costituirsi parte civile? (1901) e altri di storia come Monarchia e socialismo nell’ora presente (1905).